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27 settembre 2009

Afferra la fede e corri verso l'amore di Cristo | 27 Settembre 2009 |



Conoscete uno sport che si chiama “rugby”? Che ci crediate o no, con i miei 67 chili e i miei 47 anni, i o gioco in una squadra di rugby...OLD rugby! Sapete quale è lo scopo del gioco? E' raggiungere una linea bianca alla fine del campo e andare in “meta”.

E sapete qual'è la parte più importante del gioco?Prendere la palla! Perché, se non prendo la palla, non posso cominciare a giocare!Il mio allenatore mi ripete sempre: “La prima cosa è : concentrati sul prendere la palla!

Cosa c'entra tutto questo con il battesimo di Benjamin, Eva, Leonardo e Vanise?

1. Una nuova “partita”

Perché oggi per loro inizia una “nuova partita” quella della loro vita con Gesù. Fino ad ora hanno fatto “allenamento”: hanno imparato tante cose su chi è Dio, chi è Gesù, cosa ci chiede di fare, ed in parte hanno anche cominciato già a provare qualche “schema di gioco”

Ma oggi è un giorno speciale: oggi è il giorno in cui loro prendono la “palla” che si chiama “fede in Gesù” che qualcuno gli ha passato (Berni, Katia, Antonio ed Amy in particolare, ma anche le famiglie dove sono nati), scendono in campo, mettono la maglia nuova di zecca della loro squadra, si schierano sul campo per l'inno nazionale, e cominciano a giocare la partita della loro vita assieme a Gesù.

Perché dico che è oggi che “cominciano a giocare”? Perché oggi danno testimonianza pubblica della loro fede e della loro obbedienza a Gesù.

Ma prima di palare della partita voglio chiedervi qualche cosa?

Sapete perché vi battezziamo “oggi”? Perché non battezziamo i nostri figli quando sono nati? Oppure, sapete perché non vi battezziamo dopo un “corso preparatorio, dove vediamo se siete maturi nella fede?

2. Chi, quando, come, perché

  • I. Chi. Leggi: Atti 16:14-15

“Lidia veniva dalla città di Tiatira, ed era commerciante di porpora. Lidia già adorava Dio, e mentre ci ascoltava, il Signore aprì il suo cuore ed ella prestò attenzione a ciò che Paolo diceva. Dopo essere stata battezzata con tutta la sua famiglia, c'invitò in casa sua:'Se mi considerate credente nel Signore' ci disse ' dovete essere miei ospiti!' E insistette finché non accettammo”

Leggi: Atti 16:129-34

“”Allora il carceriere... chiese:'Signori, che devo fare per essere salvato?' 'Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia' gli risposero. Poi Paolo e Sila annunciarono la Parola di Dio a lui e a tutta la sua famiglia. In quella stessa notte, il carceriere...insieme con tutta la sua famiglia si fece subito battezzare. Poi, dopo averli accompagnati a casa sua, apparecchiò la tavola per loro. Che felicità per lui e per i suoi familiari essere diventati tutti credenti!”

Chi battezziamo? Chi “crede”. Non i neonati, non i bambini, ma coloro che hanno ascoltato, hanno capito, e hanno creduto; per questo lo chiamiamo “il battesimo dei credenti”

  • II. Quando. Leggi Atti 9:36

“L'Etiope disse:'C'è dell'acqua! Posso essere battezzato?' Filippo rispose: 'Se credi con tutto il cuore!' E L'altro: 'Si, credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio' Poi fece fermare il carro: i due scesero nell'acqua, e Filippo lo battezzò.”

Quando li battezziamo? Subito. Non dopo un anno, non dopo un corso, non quando vediamo che sono diventati credenti “maturi”, ma perché hanno confessato di aver creduto.

Vedete allora come il battesimo non è né l'inizio della vita naturale, né un traguardo da raggiungere dopo un esame; è semplicemente una tappa tra le due.

  • III. Come. Leggi Matteo 3:15

“Ma Gesù insistette: 'Devi battezzarmi adesso, perché dobbiamo fare tutto ciò che è giusto.' Allora Giovanni lo battezzò.”

Come li battezziamo? Nello stesso modo in cui è stato battezzato Gesù.

        • E' un simbolo che illustra la morte e la resurrezione
        • E' un simbolo che illustra la purificazione
  • IV. Perché. Leggi Matteo 28:19

“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

Perché li battezziamo? Perché Gesù ce lo comanda.

Vi dicevo che oggi comincia la vostra partita con Gesù; e sapete una cosa? Avete fatto la vostra prima azione di successo! Il mio allenatore sarebbe fiero di voi!

Siete stati concentrati sulla palla, e l'avete afferrata per bene! Ora è vostra!

Quella palla è la fede in Gesù! Ora credete in lui...e ora?

Ricordatevi che lo scopo del rugby non è prendere la palla, ma andare in meta; e allo stesso modo lo scopo della fede in Gesù non è credere in lui, ma diventare come Gesù.

3. Diventare come Gesù

Cosa significa “diventare come Gesù”? Come è Gesù? Vi viene in mente nulla se vi dico Giovanni 3:16?

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.”

Gesù è l'atto d'amore di Dio verso di voi, Gesù E' amore!

La palla è Gesù, la meta è l'amore! Se volete fare meta, dovete muovervi dal punto dove avete ricevuto la palla.

  • I.. Lo “schema di gioco” di Gesù: cosa fare

Come? Come faccio ad amare come Gesù? L'amore non è un sentimento, né un'attitudine: l'amore è una "azione", è una parte integrante della partita che sto giocando. Mi serve un allenatore che mi spieghi lo schema, il modulo...insomma cosa fare in mezzo al campo .Il vostro allenatore privato c'è: si chiama ...Gesù, e vi spiega cosa dovete fare: Matteo 22:37-39

Gesù gli disse: ""Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso".

Avete visto cosa hanno fatto Lidia e il carceriere subito dopo aver accettato Gesù ed essere stati battezzati? Hanno dimostrato “amore” in modo pratico,: hanno invitato a casa le persone che gli avevano parlato del Signore. Hanno preso la palla della fede in Cristo, e hanno cominciato l'azione amando il prossimo.

Per voi, ragazzi, sapete chi è il vostro “prossimo”? Sono i vostri genitori, il vostro fratello o la vostra sorella, i vostri compagni di classe, i vostri professori....

Voglio leggervelo un'altra volta questo versetto, in una maniera un po' diversa:

“Ama (tuo padre-tuo fratello-tua sorella-il tuo compagno di classe-la tua insegnante) come te stesso (o te stessa)”.

Ce la fate? Ce la farete? La prima azione l'avete fatta bene; avete preso la fede. Ora l'allenatore Gesù vi dice di cominciare a muovervi, amando gli altri come amate voi stessi o voi stesse.

  • II. Lo “schema di gioco” di Gesù: cosa non fare.

Un'ultima raccomandazione; sapete uno dei più grossi errori che può commettere un giocatore di rugby? Andare avanti senza “sostegno”, da solo senza l'aiuto dei propri compagni. SE rimani da solo, sei finito, perché ti tolgono subito la palla. I giocatori bravi sanno che per arrivare in meta, debbono avere “il sostegno”; altri compagni dietro che ti coprono, ti aiutano a spingere avanti, che ti incoraggiano...

Avete visto cosa hanno fatto Lidia e il carceriere, come prima cosa? Si sono “connessi” ad altri credenti (Paolo e Sila) per avere il “sostegno”.

Nella partita che cominciate oggi per la squadra di Gesù dovete sempre avere il “sostegno”; il sostegno reciproco, incoraggiandovi a vicenda, stando in contatto, ma soprattutto il sostegno del vostro allenatore, di Gesù, parlandogli ogni giorno con la preghiera e ascoltandolo ogni giorno con la lettura della Bibbia.

La prima azione della vostra nuova vita l'avete fatta bene: avete afferrato la fede in Cristo. Non smettete mai di correre verso quella linea che sta in fondo al campo, perché la meta è amare gli altri come Gesù ama voi!

Preghiamo assieme:

“Caro Gesù, io ti voglio pregare per Benjamin, per Eva, per Leonardo e per Vanise. Ti ringrazio per la loro attenzione su di te e per aver preso perfettamente la palla della fede in te. Ti ringrazio per la testimonianza che daranno oggi di credere in te e di essere obbedienti a quello che gli chiedi di fare. La mia preghiera per loro è che possano essere dei grandi giocatori nella tua squadra, che possano continuare a crescere nella tua fede, che possano giocare sino in fondo la partita che tu gli proponi. E che possano essere degli attaccanti efficaci, giungendo alla meta, avendo sempre te come loro sostegno. Sii vicino a loro; noi li abbiamo avuti in dono da te perché gli parlassimo del tuo amore per loro. Ora sono tuoi figli, nostri fratelli in te; a te li affidiamo. Amen.
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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Fratelli in Cristo!!
Questa settimana è dedicata alla preghiera per l'unità dei cristiani! Fu, se non sbaglio, proprio un pastore evangelico a farla iniziare.

Vi invito ad unirvi insieme a tutti i fratelli in Cristo a pregare perché si realizzi finalmente l'unione di tutti noi, non in una sola Chiesa (lo siamo già in Cristo) ma in un Amore senza fine..perché così Lui disse..vi riconosceranno da come vi amerete.
Vostro Fratello Luigi

p.s. il tema di quest'anno è "Voi sarete testimoni di tutto ciò" (Luca 24,48) http://www.pro.urbe.it/att-act/i_sett-preg.html

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