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24 agosto 2009

Connettersi a Dio:6) La preghiera di redenzione | 24 Agosto 2009 |



Quanti di voi si riconoscono nelle frasi seguenti:

  • ho questa brutta abitudine
  • so che non dovrei, ma lo faccio
  • ho provato, ma non ci riesco
  • ci ricasco sempre

Un pastore una volta ricevette una lettera da un membro della sua chiesa che esprimeva questi concetti in modo forte ed accorato...

“Ogni mattina inizio la mia giornata con la voglia di cambiare il mio comportamento, e penso 'oggi sarà diverso'. Ma, in un modo o nell'altro, mi ritrovo ogni giorno a ripetere le solite cattive abitudini. E' come se in me ci fosse un tiro alla fune, dove io voglio fare davvero ciò che è giusto, ma riesco solo a deludere me stesso e Dio. Ho realmente provato di tutto: preghiera, promesse, metodi, persino l'ipnosi... Niente sembra funzionare in me. Perché continuo a commettere sempre gli stessi errori?Perché sono così resistente al cambiamento? Perché faccio cose che so che mi fanno del male? Riuscirò mai a cambiare per davvero? Sono scoraggiato, ed ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a sbloccarmi.”

Se siamo onesti, ciascuno di noi ha pensato almeno una volta le stesse cose espresse nella lettera. Viviamo in un mondo dove le buone intenzioni non sono mai abbastanza buone,. Se vuoi che la tua vita cambi, se vuoi liberarti da ciò che controlla la tua vita, che la rende complicata, se vuoi essere salvo dai dolori del passato e dalle tentazioni del futuro, ci vorrà di più di un semplice “beh, domani farò meglio”.
La realtà è che spesso siamo bloccati nel cerchio “buona intenzione, fallimento, colpevolezza, confessione, buona intenzione, fallimento, colpevolezza, confessione” e così via.

E' forse questa la vita che Dio ci chiama a vivere? Assolutamente no. E' per questo che parliamo oggi della Preghiera di Redenzione.

Siamo giunti, nel nostro studio del “Padre Nostro” a Matteo 6:13:

“e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno” (Matteo 6:13)

Sapete che succede quando molti di noi leggono questo versetto? Che pensano “per fortuna che io non sono stato mai tentato da oltre trent'anni!”.

Si, perché spesso, quando pensiamo alla “tentazione” pensiamo a qualcosa di “grosso” di cattivo in assoluto, tipo l'omicidio, l'adulterio, la fornicazione... insomma tutte quelle cose che “gli altri fanno, mica io!”.

La mia esperienza invece è che Satana entra in maniera molto più sottile nella mia vita; io non sono mai stato tentato di uccidere qualcuno...anche se ci sono arrivato più volte vicino. Ma ho fatto una lista di quelli che sono le mie tentazioni “sottili”. Non so se qualcuno ci si riconoscerà, ma questi sono le mie:
  • la tentazione di aver sempre ragione, anche quando non la ho;
  • la tentazione di dimostrarmi efficiente e brillante per “fare bella figura”;
  • la tentazione di fare quello che è semplice (come mettere i figli davanti alla TV invece di giocare con loro);
  • la tentazione di fare cose secondarie pur di non fare la cosa importante, continuando a buttare tempo utile su cose inutili (tipo navigare su internet quando invece dovrei scrivere la predicazione);
  • la tentazione di attendere che siano gli altri a fare quello che so che io devo fare;
  • la tentazione di non dire nulla, quando so che dovrei dire una parola di conforto o di esortazione, o di lode.

La verità è che la tentazione è molto più sottile di quello che pensiamo; ma la risposta ad essa è la preghiera di redenzione che ci indica la via di uscita dalla nostra situazione

Nel due messaggi precedenti abbiamo visto che Gesù ha detto che dobbiamo pregare:

"perdona i nostri peccati come noi abbiamo perdonato quelli che ci hanno offeso" (Matteo 6:12)

purificarci dai peccati: la preghiera di purificazione e liberarci dai pesi del passato: la preghiera di liberazione; ma pio ci dice anche di pregare:

“e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno” (Matteo 6:13)

Se non cedessimo alle tentazioni non dovremmo preoccuparci delle due frasi precedenti; non dovremmo preoccuparci né dei peccati, né del sentirsi colpevoli, né del risentimento verso gli altri. Ma, visto che le tentazioni ci sono, e che noi ci cadiamo, Dio ha provveduto una via di fuga da essa.

Quale è dunque la via di fuga? Paolo la spiega così:

“Le tentazioni che vi assalgono sono quelle comuni che tutti affrontano e potete fidarvi di Dio che farà in modo che la tentazione non diventi insopportabile, ma egli stesso vi darà una soluzione che vi permetterà di superarla”. (1Corinzi 10:13 VP)

Fermati un attimo: se dici (quando dici) “nessuno può capire come mi sento” stai sbagliando. Le tue tentazioni non differiscono in alcun modo da quelle degli altri. Forse alcune delle tue tentazioni sono più uniche di altre, ma la tentazione in se non è unica. Tutti veniamo tentati.

Quando Paolo quindi dice

"potete fidarvi di Dio che farà in modo che la tentazione non diventi insopportabile ma egli stesso vi darà una soluzione che vi permetterà di superarla”. (1Corinzi 10:13 VP)

Fermati di nuovo: quando dici “la tentazione era così forte che non ho saputo resistere” sai cosa sta affermando? Sta affermando questo: “Dio, sei un bugiardo”.

La realtà invece è differente: la tentazione non è un obbligo, ma una scelta; io “scelgo” di cedere alla tentazione, non cerco neppure la soluzione che Dio ha già provveduto per superarla, semplicemente mi “abbandono” ad essa.

Vi prego di sottolineare la parola “soluzione” perché di quella parleremo questa settimana.

Il primo passo della via di fuga che rappresenta la preghiera di redenzione è questo:

1) Devo identificare quello che mi rende vulnerabile

Vedi bene che non ti ho chiesto di identificare quello che ti tenta; quello già lo sai molto bene. Forse non ci hai mai pensato, ma perché quella tentazione mi tenta? Cosa è che mi rende vulnerabile, che mi rende debole, che mi rende suscettibile?

Gesù ha detto questo in Matteo 24:41:

“Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole". (Matteo 26:41)

In altre parole, tu puoi avere la volontà di non cedere alla tentazione, ma la forza di volontà non è abbastanza.

Ti è mai capitato di fare qualcosa tramite la tua forza di volontà? “Devo perdere peso”, “devo smettere di fumare” “Devo...” e aggiungi quello che hai provato a fare.

Lo sai, c'è un problema con la forza di volontà: la forza richiede SFORZO...e prima o poi ti stanchi. E quando sei stanco, cedi, e torni al punto di partenza!

Gesù infatti afferma “la carne è debole”: quali sono allora le “contromisure” che ci indica? “Vegliate pregate”: sottolinea tutte e due queste parole.

Già, perché non basta pregare, ma serve anche “vegliare”, stare svegli, stare “con gli occhi aperti”! Pregare “non ci esporre alla tentazione” non è sufficiente. Dobbiamo stare anche con gli occhi aperti...per guardarci da cosa?
Dalle circostanze che ci rendono vulnerabili, individuarle e lavorarci sopra.

Abbiamo più volte detto che tu non sei un “clone”; Dio non fa “copie”, ma fa creature uniche. Tu sei unico (o unica), e Dio ha disegnato un ministero per te che solo tu puoi adempiere.

Ma, allo stesso modo, questa tua unicità ti rende vulnerabile a cose diverse da quello che rende vulnerabile me. Alcune cose non ti tentano affatto (io non sono tentato minimamente da un tiramisù in frigo), mentre altre invece ti tentano in maniera estrema (ma non mi lasciate con una busta di patatine o di pop corn in casa!)

Da dove provengono dunque queste differenze? Alcune provengono dalla tua natura (il tuo DNA), altre provengono dalla tua cultura (il posto dove sei cresciuto). Alcune provengono dalla tua natura peccaminosa, altre provengono dai peccati di altri. Se, ad esempio, sei cresciuto in una famiglia dove le discussioni si affrontavano a sediate, quello è il sistema che hai appreso per discutere, e tenderai inconsciamente a replicare quell'atteggiamento.

Quello che voglio dire è questo: tu non devi “scegliere le tue tentazioni”. Le cose che ti tentano sono semplicemente i lati negativi della tua personalità. E non puoi auto assolverti pensando alle tentazioni che non hai: ”I miei peccati non sono così male, ma i tuoi, fanno veramente schifo! Com'è possibile che qualcuno faccia cose simili?”.

No, il peccato è peccato, agli occhi di Dio ogni peccato vale 1, e non ci sono peccati da 1, da 5 o da 10 punti! Non importa se essi vengono dalla tua natura o dalla tua cultura, ma essi sono i “tuoi” peccati: che commetti perché sei sensibile a certe tentazioni per via della tua natura o della tua cultura.

Devi identificare perciò il modello ed il percorso della tentazione a cui sei sensibile. Come fai a scoprirlo precisamente? Scrivi un identilit della tua tentazione facendoti queste 5 domande:

I. quando sono più tentato?

In altre parole, in quale giorno della settimana, oppure in quale momento della giornata. Alcuni sono più tentati di lunedì, altri di domenica; alcuni sono tentati la mattina, altri la sera.

Io posso stare lontano da qualsiasi computer connesso a Internet fino alle 7 di sera... ma dalle 7.30 in poi, è allora che starei connesso fino all'alba, e se possibile porterei il laptop dentro il letto...tagliando fuori mia moglie e i miei figli dalla mia vita...e molte cose su internet non fanno bene alla mia salute spirituale.

Potrei giustificarmi adducendo la mia “cultura tecnologica” oppure il fatto che lavoro tutto il giorno con i computer al negozio, ma è una scusa.

II. dove sono più tentato?

Alcuni sono più tentati al lavoro. Altri a casa del vicino...per via della vicina (il mio vicino è mio fratello, per cui sto tranquillo!). Alcuni sono tentati ai centri commerciali. Alcuni sono tentati alla spiaggia.

Molti sono tentati di fronte ad un computer.

III. chi è con me quando sono più tentato?

Sono più tentato quando sono da solo, o sono più tentato quando sono con gli amici perché mi lascio trascinare? Ricordati che non puoi librarti come un'aquila quando voli con le oche (e ricorda che ci sono anche oche maschio).

Sono più tentato quando sto assieme ai miei colleghi, o quando sto con degli sconosciuti? Sono più tentato quando sto con la mia famiglia di dire cose che non direi a nessun altro?

IV. quale temporaneo beneficio ricevo se cedo alla tentazione?

C'è sempre una ricompensa nel peccare, e anche la Bibbia lo dice: Proverbi dice che le acque rubate sono dolci, che il pane mangiato di nascosto è delizioso, afferma che c'è piacere nel peccato...per una stagione, cioè “non dura”.

Amici, ammettiamolo; il peccato è divertente! Se non lo fosse , nessuno peccherebbe! E invece la stessa Bibbia dice che disobbedire a Dio dà un grande piacere e un grande divertimento...ma la Bibbia dice anche che non dura, e che il suo frutto è la morte!

Per cui, quale temporaneo beneficio ottengo se cedo alla tentazione? Ricevo conforto, o eccitazione, o piacere, o gioia. Mi sento più sicuro in me stesso? Devi conoscere quale sia la ricompensa che ottieni.

V. come mi sento appena prima di essere tentato?

Devi conoscere quale sia la miccia della tua tentazione, la situazione psicologica o fisica che ti porta ad essere tentato. E' la frustrazione? Oppure lo stress? Sei tentato quando sei annoiato? Oppure quando sei da solo? Sei tentato la notte quando non riesci a prendere sonno?
Queste cinque domande – quando, dove, chi, quale e come- ti aiuteranno ad identificare il percorso ed il modello della tua tentazione. Occhi aperti, non solo preghiera.

Una volta fatto questo, sei pronto per il il passo successivo.

2) Pianifico per evitarla

In altre parole, non è che aspetto fino al punto dove devo decidere se cedere o meno alla mia tentazione., ma studio un piano per evitare di imboccare quella strada al cui termine c'è il bivio dove dovrò decidere se andare a sinistra e cedere o andare a destra e resistere...

Perché? Perché se giungo a quel bivio e anche decido di svoltare a destra, significa che mi basta fare una inversione a U e già mi trovo sulla strada che conduce al mio peccato; se invece pianifico un percorso differente che non prevede di passare da quel bivio, ma di tenermi a debita distanza da esso, allora mi sarà più facile resistere perché sono lontano dal quel bivio.

Sapete cosa si consiglia ai giovani quando hanno i loro primi appuntamenti con uno dell'altro sesso? Pianifica il tuo incontro in anticipo, perché se non sai quello che farai, non avrai nient'altro da fare che parcheggiare sotto un platano e reclinare i sedili.

La Bibbia dice questo:

“Fa attenzione alla via da percorrere e tutti i tuoi progetti siano ben pensati. Nel tuo cammino non voltare né a destra né a sinistra; non perderti nella via del male” (Proverbi 4:26-27 TILC)

Rifletti un attimo su quanto sto per dirti: la tentazione inizia con un desiderio normale in te. Se non vi fosse quel desiderio “normale” in te, la tentazione non avrebbe impatto su di te. Io non sono tentato di pestarmi le dita col martello; non è un desiderio “normale”. Ma posso essere tentato di prendere la decima fetta di torta, sfruttando il desiderio “normale” di mangiare.

Spesso la tentazione è il soddisfare un desiderio legittimo nel modo sbagliato, al momento sbagliato o nella quantità sbagliata.

Tu hai un normale desiderio di mangiare o di bere. Hai un normale desiderio di dormire e un normale desiderio sessuale. Da dove pensi essi vengano? E' Dio che te li ha dati! Te li ha dati per il tuo bene, e non sono dei desideri sbagliati o cattivi! La tentazione sorge quando noi abusiamo o facciamo un uso cattivo di ciò che Dio ci ha dato per il nostro bene.

Mangiare è un bene, ma mangiare alle tre di notte no! Bere è un bene, ma ubriacarsi no. Il sesso è un bene, ma la pornografia no. La tentazione è quando desideri normali che Dio ci ha dato per il nostro bene vengono usati al momento sbagliato, nella quantità sbagliata o per l'uso sbagliato.

Per questo devo pianificare il mio percorso in modo da non incontrare la tentazione di abusare o usare male quel desiderio normale, per poi cedere ad essa e far diventare la mia tentazione il mio peccato.
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Nel momento che conosci il quando, il dove, il chi, il quale e il come, allora pianifichi i tuoi movimenti. Sei tentato di comperare più di quanto la tua situazione economica permetta? Pianifica di andare al centro commerciale con qualcuno che freni il tuo impulso. Sei tentato di comperare riviste porno all'Autogrill? Pianifica di avere sufficiente benzina prima di entrare in autostrada. Se non vuoi essere pizzicato stai alla larga dal nido delle api.

Fatto questo sei pronto per il terzo passo

3) Vigilo sul mio cuore

Proverbi dice questo:

"Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa,poiché da esso provengono le sorgenti della vita" (Proverbi 4:23)

Perché devo vigilare sul mio cuore? Perché la tentazione, in realtà, non è fuori di me, ma all'interno del mio cuore. Non ci credi? Leggi quello che dice Giacomo:

“In realtà, ognuno è tentato dai propri cattivi pensieri e desideri, che lo attirano e lo seducono” (Giacomo 1:14 VP)

La miccia è al di fuori di noi, ma la polvere da sparo è dentro di noi. Non ci credi ancora? E' Gesù che parla stavolta:

“perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo". (Marco 7:21-23)

SE vuoi realmente rompere con il tuo passato fatto di cattive abitudini e di tentazioni, la prima cosa che voglio tu faccia è un piccolo test, una sorta di Risonanza Magnetica del tuo cuore. Lo trovate nei vostri appunti.
In questo momento ti senti

a. più esaurito fisicamente o più in forma e pieno di energia?
b. più scoraggiato o pessimista o più incoraggiato e fiducioso?
c. più annoiato o scontento o più motivato e contento?
d. più spiritualmente rido o vuoto o più vivo e in crescita?
e. più solo o distante dagli altri o più vicino a chi ami?
f.. più insicuro o incerto o più fiducioso o sicuro?
g. più ferito o profondamente offeso o più amato e compreso?
h. più amaro o arrabbiato o più pronto a perdonare tutti?
i. più triste o più allegro?
l. più di aver fallito o più di avere successo?

Fate le vostre somme. Ecco il responso:

  • se hai totalizzato da 31 a 40, sei in gran forma, e sarai più che resistente alle tentazioni;
  • se hai realizzato da 20 a 30, sei in grave pericolo; c'è la luce gialla lampeggiante e devi sapere che Satana sta preparando il laccio per farti cadere, perché lui colpisce sempre quando sei a terra (lo sai che è un vigliacco!);
  • se hai meno di 20, allora sappi che stai vivendo una crisi e che forse non te ne sei neppure accorto; parlane con qualcuno dei tuoi fratelli o delle tue sorelle in Cristo, parlane con uno dei responsabili della chiesa, perché hai disperata necessità di aiuto immediato.

L'altra cosa che devi fare è chiederti: “da quanto tempo sto in questo stato?”, perché più tempo hai passato in quello stato, più vulnerabile sei alla tentazione.

Ci saranno voci nella tua testa che ti dicono “in fondo mi merito quello! Mi merito di avere qualche sollievo, o qualche divertimento. Mi merito di essere amato”. Sei tentato e sei pronto per la caduta se non è già avvenuta.

Paolo dice questo:

“Non offrite al diavolo un punto d'appiglio” (Efesini 4:27 PV)

Sottolineate “punto d'appiglio”. Come faccio a offrire al diavolo un punto d'appiglio? E' uno stato mentale, un'emozione negativa che porti per molto tempo, che sia rabbia, o preoccupazione, o paura o amarezza o gelosia o altre cose simili. Più tempo le porti i te, più si sviluppano nel tuo cuore, più crescono goccia a goccia come una stalattite, divenendo poi colonne potenti alle quali il Maligno si può facilmente attaccare.

Una volta che ho imparato a vigilare sul mio cuore, proseguo col prossimo passo.

4) Prego che Dio mi redima (liberi) dalla tentazione

Cosa significa? Semplicemente che chiedo a Dio di aiutarmi a liberarmi dalla tentazione. Prego appunto la preghiera di redenzione “e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno”.

Come chiedo aiuto a Dio quando vengo tentato? Per prima cosa cerco una chiesa nelle vicinanze; entro, mi prostro a terra e prego cosi: “Oh, Padre Santo e degno di ogni Santità, io t'imploro affinché tu voglia accogliere la mia umile prece. Prostrato ai tuoi piedi io t'invoco...Deh! Liberami...!”

E' forse così che devo fare?
No. Non c'è tempo, la miccia per la mia tentazione è lì davanti a me pronta a far esplodere ciò che di cattivo c'è nel mio cuore... non c'è tempo, ho bisogno di una “preghiera” per forno a microonde...”AIUTO!”

“Dio, tra un minuto da quella porta entra quella persona che mi provoca. Aiutami a rimanere calmo.” “Dio tra poco sarò solo a casa, e tu sai cosa combino quando sono nolo! Aiutami!”

La Bibbia dice:

“invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai" (Salmo 50:15)

AIUTO, SOS, MAY DAY! Basta poco, sai perché? Perché Gesù è sceso dal Cielo, ha vissuto come un vero uomo e CAPISCE!!!! quello che provi!

In Ebrei è scritto questo:

(Gesù infatti) non è incapace di soffrire con noi nelle nostre debolezze, anzi, è stato tentato esattamente come noi, ma non ha peccato. Perciò avviciniamoci con piena fiducia al trono della Grazia, per ottenere misericordia e trovare la Grazia, quando ne abbiamo bisogno” (Ebrei 4:14-15 VP)

Perché capisce quello che provi? Sottolinea “è stato tentato esattamente come noi”. Le stesse tue tentazioni, tutte. Sei tentato dal denaro? Anche Gesù lo è stato. Sei tentato dal sesso? Anche Gesù lo è stato. Sei tentato dall'essere pigro? Anche Gesù lo è stato... con la differenza che lui non ha mai lasciato che la miccia desse fuoco alla polvere del suo cuore umano.

La notte prima di essere crocifisso, nel Getzemani, Gesù ha pensato e ha detto “io non voglio morire, non così, non sulla croce”. C'è un cuore umano che parla, con i suoi dubbi, le sue frustrazioni, le sue paure. Ma quindi prega “Non la mia, ma la tua volontà si fatta”: Gesù tra il cuore dell'uomo e il piano di Dio, sceglie il secondo.

Prego perché Dio mi liberi dalla tentazione e poi...

5) Rivolgo la mia attenzione altrove

Ovvero cambio la direzione dei miei pensieri, rifocalizzo la mia mente su qualcosa di diverso. Questo è il vero segreto per gestire la tentazione; non resisto la tentazione, rifocalizzo la mia mente.

Perché tutto ciò a cui RESISTO, PERSISTE: “Non fumerò ancora un'altra sigaretta”, “Non aprirò di nuovo il frigo per prendere da mangiare”, “Non prenderò un altro bicchiere di vino”...Tutto ciò a cui resisti, persiste.

Lo sai che nella Bibbia non c'è un solo versetto che dica che devi resistere alla tentazione? Dice di resistere al Diavolo, che è tutto un altro discorso! La chiave per sconfiggere la tentazione non è respingerla: è rifocalizzarsi su qualcos'altro. Se riesco a farlo, la tentazione non mi attrae più perché già sto pensando a altro.

Tutto ciò che che ti attrae ti prende; la battaglia per il peccato comincia nella mente. E' per questo che la Bibbia dice:

“Pensare ai tuoi comandamenti mi fermerà dal commettere azioni sciocche” (Salmo 119:6 CEV)

Perché? Perché se penso ai comandamenti di Di se penso alla verità vera, non penso a tutte le stupidaggini che normalmente faccio.

Ti è mai capitato di guardare giù da un dirupo e di sentire la "paura" di aver voglia di buttarti Non è che vogliamo buttarci, ma l'essere concentrati sul dirupo attrae la nostra mente, e la devia verso di esso. Qualsiasi cosa su cui ti focalizzi ti attrae; e questo è vero per qualsiasi area della tua vita, sia essa buona che cattiva.

Non so se ci hai fatto caso, ma per me è così, che più penso a qualcosa che mi fa arrabbiare, più divento arrabbiato: “Quel tipo mi fa arrabbiare... si, quel tipo mi ha fatto proprio arrabbiare... quel tipo non lo sopporto...” fino a quando sono pronto a mettere una bomba nel colletto della sua camicia e a levare la sicura!

Per cui, qualsiasi cosa da cui sei tentato, sia il sesso, il cibo, i soldi o altro ti attira verso di se fino a quando non rifocalizzi la tua mente in un'altra direzione.

La tentazione segue sempre uno schema prevedibile: attenzione, eccitazione, azione. Attenzione, eccitazione, azione. Questo è lo schema che segue ogni singola tentazione:

  • attenzione: la tua mente viene “agganciata”
  • eccitazione: la tua mente dice: “mi interessa!!!”
  • azione: agisci secondo la tentazione.

Per cui, non lotto contro la tentazione, ma semplicemente guardo con la mente in un'altra direzione:

“facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo” (2° Corinzi 10:5b)

Amici, confessiamolo: non siamo molto bravi in questo, perché è qualcosa che non nasce con noi, ma si apprende con l'esperienza, con la pratica.

Non puoi controllare ciò che ti accade, e tra l'altro non puoi controllare neppure come ti senti, ma la maniera come reagisci, quella si che la puoi controllare! Se riesci a controllare cosa pensi questo ha un impatto su cosa provi, e questo ha di conseguenza un impatto su come reagisci.

Pensa a quando Gesù è stato tentato nel deserto, con Satana che gli diceva “trasforma queste pietre in pane”. Cosa ha risposto Gesù: “Ah, no, non ho fame!” E in vece no, stava letteralmente morendo di fame dopo quaranta giorni di digiuno. Come ha risposto? Ha risposto citando la Bibbia, non ha lottato contro la tentazione, ma ha rivolto la mente altrove.

Romani 12:21 dice:

“Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.” (Romani 12:21)

E' un principio della sostituzione: se tu prendi una brocca contenente acqua sporca e ci versi dentro acqua pulita, alla fine ottieni una brocca di acqua pulita che potrai bere.

Per cui, identifico cosa mi rende vulnerabile, pianifico come evitarlo, vigilo sul mio cuore, prego Dio perché mi liberi, mi redima dalla tentazione, rivolgo la mia attenzione altrove, ed infine...

6) Trovo un gruppo e un compagno (o compagna) di viaggio

Di tutto quello che ho detto sino ad ora, questa forse è la parte più importante, senza la quale difficilmente potrai vincere la tua tentazione: devi far parte di un gruppo di credenti, di quello che noi chiamiamo “cellule”, e devi avere un (o una ) partner spirituale con cui “fare i conti”!

Ti voglio fare una domanda, non come predicatore, non come pastore, non come anziano, ma come uno che ti vuole bene: quanto ti interessa rompere con le vecchie abitudini? Quanto ti interessa essere libero dal tuo peccato abituale? Quanto ti interessa sentirti “libero”, sentirti “pulito” davanti alla tua sposa o al tuo sposo, davanti ai tuoi figli, davanti a te stesso... e soprattutto, davanti al tuo Padre Dio?

Se ti interessa, devi avere un gruppo e devi avere un partner.

Non te lo sta dicendo Marco, ma è la Bibbia che lo afferma:

“Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. Infatti, se l'uno cade (in tentazione), l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senz'avere un altro che lo rialzi!” (Ecclesiaste 4:9-10)

Sapete che, a 46 anni, ho iniziato a giocare a rugby; non solo ad allenarmi, ma proprio a giocare partite vere. Mia moglie, il dottore, un po' tutti mi avevano consigliato di fare del movimento, così ho provato. In realtà, la mia intenzione era quella di andare un paio di volte al mese per una sgambatina, ma tra i miei compagni di squadra ce n'è uno in particolare con il quale mi sono preso da subito. Si chiama Ugo, e siccome siamo in contatto tramite Facebook, si accerta ogni volta che c'è l'allenamento (ovvero due volte a settimana) che io sia presente. Sapete di chi è il merito di essere così costante nell'andarmi ad allenare? Di Ugo!

Tu hai bisogno di un “Ugo”, nella tua vita, perché senza il tuo Ugo che ti sprona e ti stimola due volte alla settimana ad “allenarti”contro il peccato, da solo non ce la puoi fare. Ed è meglio confessare tentazioni che confessare peccati.

A questo punti, però, ti devo mettere in guardia da una cosa, sperando di non spaventarti: non pensare che più diventi maturo nella fede, meno sei tentato. E' l'esatto contrario! Più diventi maturo, più diventi efficace per Gesù. E più diventi efficace per Gesù, più diventi pericoloso per Satana.

E' per questo che più cresci nella fede, più hai bisogno di un gruppo e di un partner spirituale. La Bibbia dice questo:

“Fratelli, se scoprite che qualcuno di voi sta commettendo un errore, voi che siete guidati dallo Spirito, aiutatelo con dolcezza e umiltà a ritornare sulla strada giusta, ma fate attenzione a non essere tentati anche voi. Aiutatevi a vicenda nelle difficoltà e nei problemi; così facendo avrete fatto ciò che vi chiede la legge di Cristo” (Galati 6:1-2)

E qual'è la legge di Cristo? Ama il prossimo tuo come te stesso. Come faccio ad amarlo? Aiutandolo nelle sue tentazioni. Questa è la maniera migliore di amare il tuo prossimo e di obbedire alla legge di Cristo.

Nel momento in cui confessi la tua tentazione, da lì inizia il tuo cammino verso la libertà; ed è immediato. Perché se sei in grado di parlarne ad altri allora significa che non hai più voglia di nasconderle e per questo non controllano più la tua vita.

Trova un gruppo, trova un partner: noi abbiamo addirittura le “microcellule”, coppie di due credenti... forse sarà quello (o quella) il tuo compagno di viaggio verso la libertà.

Nel momento che troverai un compagno o una compagna di viaggio, sai cosa accadrà? Che le tue tentazioni cominceranno a diminuire.

Lascia che cancelli però un ultimo dubbio: “Che cosa penserà l'altro (o l'altra di me? Cosa penserà quando gli confesso la mia tentazione?”

La risposta? Ti amerà di più, perché sarai vero, non porterai la maschera di quello per il quale “è tutto OK!”. Tutti siamo tentati; onestamente non c'è alcun peccato che possa scandalizzarmi, perché so che la chiesa, anche questa chiesa, è un ritrovo di peccatori...ma che hanno ammesso di essere tali, e che vogliono cambiare!

Ed essere seguaci di Gesù non significa non avere tentazioni, non significa combattere contro di esse, ma significa rifocalizzare la propria mente su ciò che è degno agli occhi di Gesù.

Non voglio illudervi, e non sto dicendo che seguendo questi sei passi potrete fare a meno di peccare, ma che potrete peccare meno. Non potrete fare a meno di peccare (siete uomini e donne) ma potrete peccare meno.

Ma, cosa succede se nessuno viene e ti chiede di essere suo partner? Giacomo dice questo:

“Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall'errore della sua via salverà l'anima del peccatore dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati”.(Giacomo 5:19-20)

Conosci qualcuno che ha bisogno di aiuto? Non dire “non sono fatti miei”; lo sono se gli vuoi bene. E' tuo compito eccome! E' tuo compito amarlo e aiutarlo. Non potrà fare a meno di peccare, ma assieme a te potrà peccare meno.

Preghiamo.

Se le mie parole hanno centrato qualche nervo scoperto della tua anima, se sei pronto per il cambiamento, prega assieme a me questa preghiera:

Caro Padre, conosco bene le cattive abitudini e le tentazioni che mi hanno lungo la mia vita. Tu conosci anche le mie tentazioni attuali, come pure quelle future. E' per questo che chiedo il tuo aiuto. Io prego la preghiera di redenzione. E voglio seguire la strada dei tuoi principi per sfuggire alla tentazione così che ne possa essere libero. Aiutami a vedere in modi chiaro il suo schema, dammi la forza di pianificare come evitala, aiutami a rifocalizzare la mia attenzione su altro quando sono tentato. Voglio esse connesso alla mia cellula, e voglio trovare un partner con cui condividere il cammino. Rimuovi da me le emozioni negative che mi rendono vulnerabile e sostituiscile con il tuo amore, con il tuo perdono e con la tua fiducia in me. Io chiedo a te Gesù di iniziare a cambiarmi completamente da oggi. Amen.
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