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28 giugno 2020

Quale pelle stai indossando? | 28 Giugno 2020 |

La pelle che indossi non è la tua vera pelle, ma quella che la società, il mondo, te stesso ti sei cucito sopra quella che Dio aveva progettato per te. Gesù è venuto per dartene una nuova, se lo accetti nella tua vita.
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Tempo di ascolto audio/visione video: 27 min.


Quale è il vostro libro preferito nella Bibbia? Ognuno di noi ha un libro preferito nella Bibbia,
ed io non faccio eccezione.

Certo, mi piace tutto il “consiglio di Dio”, so che in ogni parte,  anche in quelle che “per me” (e solo per me, uomo limitato)  non hanno senso...Dio ha messo il suo “tocco.

Ma certi passi, come l'elenco delle bestie pure e di quelle impure in Deuteronomio o il conteggio dei censimenti delle tribù in Numeri... beh, ne farei volentieri a meno!

Ma ci sono libri che più di altri mi emozionano, come il libro di Neemia, e la storia della ricostruzione di Gerusalemme o Giovanni con il lungo discorso di Gesù ai discepoli.

Libri che non mi piacciono,  libri che mi piacciono...

Poi ci sono libri che sinceramente, li trovo “irritanti”...

A questo punto starete pensando:“Che dici Marco? La Bibbia è tutta ispirata, tutta bella, tutta santa..Stai bestemmiando!”, vero? Lasciatemi spiegare...

La definizione medica di “irritazione” è :

Irritazione: reazione di un tessuto eccitabile a uno stimolo.”

C'è un tessuto, una parte del mio corpo che è “eccitabile” = sensibile che reagisce, si muove, di arrossa quando incontra qualcosa di che va contro la sua natura.

Una doccia di acido sulla mia pelle va contro la natura della mia pelle... che si irrita...

Uno dei libri che trovo “irritante” è il libro di Proverbi.

Attenzione a quello che ho detto prima: la mia irritazione viene dal fatto che qualcosa che mi tocca va contro la mia natura, il come sono fatto il come funziono normalmente.

Vi faccio un esempio:

“Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6)

Questo versetto, personalmente, mi “irrita”... va contro la mia natura, il come sono fatto il come funziono normalmente.

La mia natura, la società, spesso la mia famiglia, la scuola, il governo, mi hanno sempre detto che devo appoggiarmi su quello che capisco! La mia intelligenza, i miei studi... far funzionare i miei neuroni!

La Parola di Dio attraverso Proverbi  sta mettendo sulla mia pelle qualcosa che va contro la mia “natura”.

La mia natura è quella di fare da me, di essere il “capitano del mio cuore” “chi fa da se fa per tre” ecc.

Ma, un attimo... Dio mi ama... non può volere il mio male... quelle parole che sono così distanti
 dalla mia natura debbono contenere un balsamo... non un acido...

Quando leggiamo la parola di Dio in fretta e non comprendiamo l'immenso amore con cui è stata scritta, allora il balsamo che dovrebbe essere quella parola diventa un acido che mi irrita...  se non la leggo bene e la leggo in fretta.

Oggi  più che una predicazione è uno strumento che cerco di darti: rallenta, e cerca per trovare il balsamo che lenisce le tue ferite.

Quello che sentirai oggi sono tutte cose che puoi trovare anche tu sia online, sia su un buon commentario di carta (come si faceva una volta) sia chiedendo allo Spirito Santo  di farti capire la Parola di Dio.

Spesso la Parola di Dio  è un balsamo già alla prima lettura, ma  rallentando,  andando oltre quello che semplicemente leggi, tu farà scoprire ancora di più la sua ricchezza e il suo balsamo sarà più efficace.

Rileggiamo il versetto:

Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6)

Nel versetto ci sono tre verbi principali, che sono usati all'imperativo e stanno ad indicare tre azioni che dobbiamo fare noi.

1. CONFIDA 

Il verbo in ebraico è בָּטַח – ḇâṭaḥ che significa “affrettarsi verso un rifugio”.

Il versetto si apre con una nota positiva: Dio è un rifugio, che devo affrettarmi a trovare.

Nella Bibbia sono moltissime le volte che Dio è illustrato come un rifugio.

Davide descriveva così Dio

"Il Signore è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo." (2 Samuele 22:2-3)

In chi, o in cosa stai confidando per la tua vita? Dove trovi la rocca la fortezza, il rifugio,  lo scudo per vivere la tua vita tutti i giorni?

Capite perché Proverbi è un libro “irritante”? Perché in poche parole sovverte l'ordine della mia vita quotidiana. Perché mi chiede di non confidare in me, o nel mio lavoro, o nei miei amici, ma nel Signore.

Sulla mia pelle si poggia qualcosa che è differente dalla natura della mia pelle che invece confida in tutto prima di confidare in Dio.

Ciò che ci chiede il Signore non è semplicemente di pregarlo, o di obbedirgli, o di parlare di lui agli altri. Anche tutto questo,  ma la prima cosa che vuole da me... e da te è essere il primo rifugio, la prima scelta, la prima persona a cui mi rivolgo.

Vederlo come il solo rifugio, l'unica cosa a cui rivolgersi per qualsiasi problema, dal più piccolo al più grande.

Un buon rifugio è' nascosto, è sicuro, è lontano Se mi rifugio nel Signore  gli altri non potranno trovarmi  e portarmi via dalla sua protezione

2. NON TI APPOGGIARE

Il verbo in ebraico è שָׁעַן – šâ‘an che significa “supportarsi da solo”.

La nostra società occidentale ha fatto del “self made man” “l uomo che si è fatto da se” il pilastro della società.

Se guardate la programmazione annuale dei film sulle varie piattaforme un 80% saranno di storie dove c'è uno contro tutti, l'eroe che sconfigge le potenze mondiali a mani nude.

Cresciamo così, e come uomini tendiamo costantemente  ad appoggiarci su noi stessi, a pensare che l'impegno  porti sempre alla vittoria.

Molte volte è cosi, ma altre volte la situazione non cambia  sia che ci impegniamo o meno.

L'immagine è quella di cercare di appoggiarci su noi stessi; così, invece di riposarci, ci affatichiamo ancora di più

Quello che invece ci chiede Dio è ciò che ha scritto Pietro:

“Affidate a lui tutte le vostre preoccupazioni ed ansietà, perché siete importanti per lui.” (1 Pietro 5:7 PV)

3. RICONOSCILO

In ebraico è יָדַע yâḏa‘; che è, molto semplicemente, “sapere”.

La Bibbia dice che devo sapere che tutto quello che accade accade perché Dio lo vuole  oppure perché Dio lo permette.

Ma non mi basta saperlo qua, nel cuore, non devo necessariamente buttare tutta la mia intelligenza che Dio stesso mi ha dato, ma la devo sfruttare per VEDERE ciò che Dio fa e ciò che Dio vuole. Devo “sperimentare”, non solo intuire la grandezza di Dio.

Paolo infatti dice:

“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2)

Il versetto di Proverbi dice che: se confidiamo,  se non ci appoggiamo,  se riconosciamo, allora Dio farà una cosa stupenda.

Se facciamo tutto questo, se obbediamo ai tre verbi all'imperativo, il versetto dice che Dio  non sarà genericamente contento, ma che agirà in nostro favore

Qui viene usato un verbo al futuro, ci mostra cosa accadrà  SE noi rispettiamo il suo volere.

4. APPIANERA'

In alcune Bibbie è scritto “dirigerà”.

L'ebraico è “יָשַׁר - yâšar; che significa “rendere qualcosa diritto o liscio”-

Allora, se obbedisco a quello che mi dice Dio la mia vita sarà un'autostrada, vero?

Assolutamente no! Il versetto non dice che i nostri sentieri saranno lisci; i sentieri sono sentieri, pieni di buche, di salite, discese e curve.

Il versetto non dice è che DIO  userà la “pialla”, che renderà ciò che è ruvido liscio, ciò che è scosceso piano... ma che  farà si che noi li affrontiamo  COME SE fossero dritti e lisci.

Pensate ad una macchina: attualmente la mia ha gli ammortizzatori finiti ed ogni piccola buca risulta in un botto tremendo all'interno dell'abitacolo.

Gli ammortizzatori quello fanno, le strade continuano ad avere buche, ma se abbiamo dei buoni ammortizzatori  sembrano lisce.

E Dio ha mandato un “ammortizzatore” speciale per percorrere le strade del mondo:

“Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6)

Capite adesso perché Proverbi è un libro “irritante”? Perché espone al mia pelle di uomo ad una realtà che c'entra poco o niente con la vita che vivo.

Perché mi mette davanti ad una sfida: continuare a cercare la via del mondo, oppure fermarmi a cercare la via di Dio.

Ma sapete? Tutta la Bibbia è “irritante” fintanto che non decido  di togliere da me la “pelle” che mi sono costruito negli anni, che il mondo, la società, la famiglia, la scuola mi hanno cucito addosso.

Quando la tolgo, scopro la vera pelle, quella vera, quella con cui sono stato creato  sono stata creata da Dio, quella dove la sua Parola non è qualcosa che irrita, ma un balsamo  che guarisce.

Pietro dice:

“Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza.” (1 Pietro 1:14)

Quale pelle stai indossando oggi? Quella del tempo passato, o quella del figlio, della figlia obbediente?

Se cerchi il balsamo per le tue ferite e trovi invece che la Parola non le guarisca è probabile che tu abbia su ancora la pelle che ti ha cucito sopra il mondo.

Dio ti ha dato una nuova pelle attraverso Cristo Gesù; continua, o torna ad essere un figlio, una figlia obbediente per avere il balsamo che guarisce.

Preghiamo.





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