Se ho accettato Gesù, il mio scopo nella vita è quello di portare frutto; ma lo posso fare solo se sono piantato, se sono piantata nella Sua Parola.
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Siamo giunti alla 3° parola chiave per la nostra vita di credenti: dopo amare e odiare oggi vedremo cosa significhi dimorare per Gesù
Cosa significa “dimorare”?
La prima cosa che vogliamo capire è cosa significhi per noi: so che è una parola un po' antica, e che non la usiamo tutti i giorni, ma voglio che mi diciate cosa significhi per voi; a cosa pensate quando la sentite quale parola simile vi viene in mente.
L'immagine che più spesso viene in mente è questa:
Quella di una casa. La nostra “dimora”; è, semplicemente, il posto in cui viviamo quotidianamente, dove dormiamo, dove torniamo per riposarci la sera, dove conserviamo il nostro cibo, i nostri vestiti, i nostri beni, dove cresciamo i nostri figli. Infatti la parola dimorare viene dal latino “demorari” che significa “indugiare, attendere, fermarsi per molto tempo”.
Se fossimo stati agricoltori, invece la prima immagine che ci sarebbe venuta in mente sarebbe stata questa:
Quella di un albero che viene piantato. Quando mettiamo “a dimora” una pianta decidiamo il suo posto giusto dove metterla perché possa crescere e portare frutto, e da là non la togliamo più.
Leggiamo assieme Giovanni 15:
(4) “Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. (5) Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. (6) Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. (7) Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. (8) In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. (9) Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. (10) Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. (11) Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.” ( (Giovanni 15:4-12)
Quale è la parola che Gesù usa di più? Di sicuro “dimorare” (= greco μένω - ménǒ = abitare in maniera stabile in un posto); la usa 12 volte il 9 versetti. Poi ci sono altre due: “amare” (“ἀγαπάω - agapaō = amare con tutto se stesso) 7 volte e frutto (καρπός – karpos = frutto) 3 volte.
1. Cosa significa dimorare in Gesù?
“Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. “(v.4)
Per noi, abbiamo detto che “dimorare” significa sia abitare dentro una casa”.
Infatti la maggior parte dei commentari mette in evidenza che Gesù ci sta chiamando ad “abitare in lui così lui abiterà in noi”.
Il che è giusto; se vivo quotidianamente con Gesù , se riposo con Gesù , se mi nutro attraverso Gesù, se mi vesto di Gesù ogni mattina, se cresco in miei figli in Gesù, allora Gesù stesso verrà ad abitare stabilmente in me.
Ma il brano parla di “frutto”; una casa, per quanto bella sia non ne produrrà mai.
Avevamo detto che dimorare significa anche “piantare”.
Gesù non è solamente un “luogo” dove crescere, ma soprattutto un “terreno” un suolo, una zolla di terra dove essere messo “a dimora” per portare, come ogni pianta fa un frutto.
Se Gesù diviene il suolo fertile e definitivo, da cui non verrò mai più mosso, in cui essere piantato se avrò sole e ombra, nutrimento, acqua in Gesù, allora l'albero della mia vita darà frutto.
Tu potresti chiedermi: “Marco, ma quale è la differenza tra abitare con Gesù e essere piantati in Gesù? A me sembra la stessa cosa!” Guardate quello che dice Gesù:
“Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.” (v.4)
Molti “abitano” assieme a Gesù: si muovono nelle sue stanze, lo conoscono, e sanno quello che dice: è buono, molto buono questo.
Ma qui Gesù dice una cosa diversa:, finché non assorbo il suo nutrimento, è impossibile che porti frutto. La cosa importante non è la conoscenza ma l'assorbimento della sua parola.
Nota: Gesù parla di “frutto”, non di “frutti”: Quale è il frutto? Paolo in Galati 5:22 usando la medesima parola dice così
“Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.” (Galati 5:22)
Una “App.” per il tuo smartphone dell'anima: : cosa debbo “fare per “essere piantato” in Gesù?
Cosa debbo smettere di fare, o cosa debbo iniziare a fare per assorbire il nutrimento che deriva dalla sua Parola?
2. Qual'è lo scopo del dimorare in Gesù?
“Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.” (v.5-6)
Vorrei mostrarvi come definiamo la nostra comunità sul sito della chiesa e che è tratta dal nostro statuto:
"CHE COS’È LA VERA VITE? La VERA VITE è una chiesa cristiana evangelica. Che cosa vuole dire? Siamo un gruppo di persone (“chiesa”) che ha creduto in Gesù Cristo come il Salvatore (“cristiana”) attraverso la buona notizia conosciuta attraverso il Vangelo (“evangelica”) e, come tralci che dimorano nella vite, traiamo tutto il nostro nutrimento da Gesù (la nostra “VERA VITE”)."
Lo scopo di ogni chiesa, e di ogni credente che la compone, non è quello di portare più persone possibili in un locale, ma di portare frutto a Gesù.
Lo scopo non è il nostro compiacimento di vedere una sala piena, ma quello di vedere altri che accettano Gesù... anche se non faranno mai parte della nostra chiesa.
Se siamo piantati nel suolo di Gesù il frutto che portiamo è abbondante.
Questo è un tralcio.... Io posso sforzarmi quanto voglia, posso forse appenderci dei frutti sopra... ma non produrrà mai alcun un frutto s e non è attaccato alla vite;
Avete mai sentito dire: “guarda che bel grappolo ha prodotto questo tralcio!”? No di certo! Ma hai sentito dire “guarda che bei grappoli ha prodotto quella vite!”.
Il tralcio da solo è legno morto, lo si butta via e ci si fa un falò; non è buono neppure per essere messo da parte, lo si brucia direttamente su un fuoco già acceso.
Ma il tralcio attaccato alla vite è lo strumento tramite cui la vite reca al mondo i suoi frutti.
Ora vorrei chiedervi: per quante ore il tralcio deve essere attaccato alla vite per portare frutto? Quante ore ha di libera uscita per staccarsi e andare a passeggiare da solo?
Il problema è che molti credenti pensano di essere mobili dell'Ikea, che si smontano e si rimontano a piacimento. “Adesso mi stacco un po' dalla vite, faccio un po' gli affari miei, vedo un po' di mondo intorno... e poi mi “rimonto” sulla vite”.
Basta un minuto lontano dalla vite e il tralcio si secca
La tua “App”: cosa debbo cambiare nella mia vita per essere attaccato costantemente alla vite?
3. Qual'è l'effetto del dimorare in Gesù?
"Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. "(v.7-8)
Qui Gesù indica non solo l'effetto ma anche il metodo e il premio del dimorare in lui.
Quale è il metodo? se... le mie parole dimorano in voi Eccola la zolla, la buca nel terreno da cui trarre l'energia per portare frutto; la sua Parola! Ovvero: LEGGI LA BIBBIA! Leggi, memorizza, fanne parte della tua vita.
E il premio?
“domandate quello che volete e vi sarà fatto”
Domanderemo e riceveremo (“quello che volete” = non c'è limitazione! Per cui domandate “in grande”!)
Manca l'effetto, ovvero, la cosa che rimarrà per sempre: e qui gli effetti sono due: uno più importante per Dio e uno più importante per noi
“In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto”
A chi va la gloria quando noi portiamo frutto? Noi siamo stati creati per glorificare Dio. La parola che usa Gesù in greco è δοξάζω - doxazō che significa “ritornare la gloria”: questa è la parte più importante!
Poi c'è la parte che è importante per noi:
“così sarete miei discepoli.”
Saremo discepoli veri di Gesù
App per noi: sto dimorando in Gesù per ottenere i premi, o perché il mondo glorifichi Dio?
4. Quale è il luogo dove devo essere piantato/piantata?
“Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore.” (v9.)
L'amore è un terreno fertile: Paolo lo descrive così:
“L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1 Corinzi 13:4-7)
L'amore di Gesù deve essere la caratteristica distintiva che tutti possono vedere , anche da lontano, e dire “quella persona è piantata nell'amore di Gesù.
App per noi: quali azioni d'amore posso compiere per mostrare agli altri l'amore di Gesù?
5. Come posso dimorare nell'amore di Gesù?
“Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.” (v. 10)
“Si Marco, tutto bello.. ma PRATICAMENTE, come faccio a dimorare, ad essere piantato, ad essere piantata in Gesù?” Ce lo indica al v. 12
"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. (Giovanni 15:12)
Vi ricordate? Una volta chiesero a Gesù quale fosse il comandamento più importante, e lui rispose dicendone due:
“Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la mente” (Matteo 22:37) “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Matteo 22:38)
Come il Padre mi ha amato,... così anch'io ho amato voi ...Ama il prossimo tuo come te stesso
Per dimorare in Gesù devo essere il “ripetitore” dell'amore di Dio che ho ricevuto attraverso Gesù
App: Sono un buon “ripetitore” dell'amore di Dio verso gli altri?
Conclusione
La volta scorsa, avevamo visto che Gesù dopo averci detto che saremmo stati odiati e perseguitati, aveva spiegato che lo aveva fatto affinché non fossimo turbati, e ci aveva ripetuto che non dovevamo preoccuparci perché lui aveva già vinto per noi il mondo.
E questa volta? Cosa ci dice questa volta?
“Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. (Giovanni 15:11)
Che tipo di gioia ha Gesù? Lo scrittore di Ebrei la descrive così:
“Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.” (Ebrei 12:2b)
E' una gioia che ci fa vedere oltre l'ostacolo E' una gioia che ci fa sedere assieme al nostro Padre.
Vuoi questo tipo di gioia?
“Dimorate in me, e io dimorerò in voi."
Preghiamo.
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