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05 aprile 2020

Uno sguardo fisso su Gesù per affrontare la tempesta | 5 Aprile 2020 |


Quando sei nella tempesta, Gesù è pronto a prendere la tua mano, se fissi lo sguardo su di lui e non sul vento.
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Tempo di ascolto audio/visione video: 33 min.

La scorsa settimana abbiamo visto la tempesta che si abbatte sui discepoli mentre stanno vivendo la loro normale vita lavorativa

Non stavano facendo nessuna attività per Gesù, non testimoniavano, non guarivano. Ma, semplicemente “vivevano”.

Nella vita, come abbiamo detto le tempeste arrivano per tutti non solo per i credenti, non solo quando ce le aspettiamo perché sappiamo che satana vuole opposi alla nostra testimonianza, dove il male c'è, talvolta a motivo di satana, talvolta semplicemente perché viviamo in un mondo caduto

Questa volta Gesù non è nella barca ma prima è a pregare su un monte, poi sulla riva sapendo che i discepoli avrebbero avuto bisogno del suo intervento.

Gesù stavolta non calma il vento e le onde, ma prima si avvicina a loro... a piedi... sull'acqua... E i discepoli si spaventano a morte.

Questa settimana vediamo le rimanenti quattro fasi contenute nel Vangelo di Matteo.

“28 Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». 29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. 30 Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» 31 Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» 32 E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. 33 Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (Matteo 14:28-33)

Fase 1: “Comandami di venire da te”

“ Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». Egli disse: «Vieni!»” (v. 28-29a)

Attenzione, al momento per i discepoli  non è cambiato nulla, le onde minacciose ancora ci sono, il vento anche... Gesù è vicino... ma non è ancora nella barca con loro!

Per quanto Gesù possa amarci, per quanto il suo desiderio sia quello di aiutarci in tutte le nostre battaglie quotidiane, la decisione di seguirlo spetta solo a noi.

Amo pietro, vorrei assomigliare a lui, perché è una persona focosa, perché ha un carattere forte  (un caratteraccio, direbbero alcuni, ricordatevi che taglia un orecchio al servo di Caifa) perché parla spesso a sproposito  (ricordatevi quando prima non voleva che Gesù gli lavasse i piedi poi voleva che gli facesse la doccia: “Lavami tutto!")  é un impulsivo... ma è a persona sincera, e quando dice una cosa la dice dal cuore... senza calcolare l'importanza  e il costo il costo di ciò che dice.

La voglia di raggiungere Gesù è vera, crede con tutto se stesso che basterà che Gesù lo chiami per camminare sulla acque!

In molti dicono che Pietro  abbia ricevuto il battesimo quella notte: non è un battesimo in acqua (che non sappiamo quando è stato) e neppure un battesimo “nello Spirito” (forse quello è avvenuto quando ha detto  «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16)

Ma è un battesimo “anomalo”; è un battesimo nella vergogna, un battesimo nell'ammettere che la sola parola di Cristo non mi basta per non affondare nelle onde della vita.

Attenzione, l'affermazione che faccio è “forte”: “Come come? La Parola di Cristo, la Bibbia non mi basta per affrontare la vita? Cosa stai dicendo, Marco?”

Già, perché Gesù risponde alla fede genuina di Pietro risponde nostra fede con un verbo all'imperativo: “Vieni”! Che cosa accade quando Gesù dà un ordine?

“Gesù si svegliò, rimproverò il vento e disse al lago: "Silenzio! Calmati!" Il vento cessò, e subito ci fu una gran calma.” (Marco 4:39)

“Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in quell’istante egli fu purificato dalla lebbra.” (Matteo 8:3)

“Allora, dov'è il problema, Marco? Dov'è la vergogna? Dov'è che non basta la Parola di Gesù?”
Leggiamo i prossimi versetti:

Fase 2: “ebbe paura”

“ E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. 30 Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» ” (v. 29b-30a)

Pietro era stato spaventato dalle onde  fintanto che non era arrivato Gesù. Dopo essersi spaventato ANCHE di vedere Gesù che camminava sulle acque Pietro aveva fatto questa bella professione di fede: guarda negli occhi Gesù e grida: “Chiedimi di venire”.

E realmente cammina sull'acqua... ma... "vedendo il vento {forte}".

Non sono le onde il problema probabilmente neppure lo toccano, distoglie per un secondo gli occhi da Gesù... e vede... cosa?

Vede qualcosa... che non si vede... vede il vento! Non sono le onde (che vede) a spaventarlo ma qualcosa di impalpabile, inafferrabile, invalutabile... Cosa ti spaventa di più di un problema? Il problema stesso, o l'attesa che arrivi un potenziale problema?

Sapete, nella mia esperienza ho parlato  con persone che stavano morendo per malattie lunghe e travagliate, e, incredibilmente, ho trovato quasi sempre persone serene  nell'affrontare il male... la paura non c'era per la malattia... ma per cosa sarebbe venuto “dopo”.

Per i non credenti era la paura di non sapere cosa accadeva dopo la fine, per i credenti cosa sarebbe accaduto ai propri cari...

Sapete, spesso le cosa che ci spaventa di più non è quello che ci sta accadendo, ma quello che potrebbe accaderci nel futuro.

In questo periodo di Coronavirus le nostre paure non sono perché siamo ammalati, ma perché potremmo ammalarci noi, o qualche nostro caro, oppure perché perderemo il lavoro, oppure perché non arriveremo a pagare le bollette o il mutuo...

Gesù lo sa. Gesù ci conosce!

“Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete... Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.” (Matteo 6:25, 31-32)

Pietro in mezzora è passato  dall'essere preoccupato per il vento, all'essere preoccupato per il fantasma, all'essere preoccupato di affogare!

Perché? Perché ha smesso di guardare Gesù, e ha fissato il problema. Perché la parola di Gesù ha valore nella nostra vita e agisce nella nostra vita se non è solo ascoltare ma è anche fare di quella Parola il centro della nostra attenzione e della nostra vita.

Quando ci preoccupiamo affermiamo due cose:

a) Gesù non si cura di me
b) Dio non è in controllo.

Questo si chiama “ateismo” La preoccupazione è la forma più comune dell'ateismo.

Qual'è l'effetto della preoccupazione? La paura!  “ebbe paura … gridò: «Signore, salvami!» .”

Eccolo il vero battesimo di Pietro, quello nella vergogna, quello nell'ammettere che  non mi basta ascoltare chi può salvarmi  ma HO BISOGNO di chi mi salvi.

Pietro fa la cosa giusta:  GRIDA! La Bibbia è ricchissima di persone che GRIDANO, forse il libro più ricco di grida verso il Signore  è il Libro dei Salmi,

L'urlatore più famoso Davide.

“Con la mia voce io grido al Signore” (Salmo 3:4) 
“Quando io grido, rispondimi, o Dio” (Salmo 4:1)
“sii attento al mio grido; porgi orecchio alla mia preghiera” (Salmo 17:1)
“Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio.”(Salmo 18:6)

Nei soli Salmi per 67 volte  Davide ed altri GRIDANO al Signore … esattamente quello che ha fatto Pietro.

Fase 3: “perché hai dubitato?”

“ Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» " (v. 31)

Pietro ha avuto il suo battesimo, e Gesù lo sottolinea con un gesto “fisico”: stende la sua mano. Che necessità aveva di farlo? Sarebbe bastato un millisecondo di un suo pensiero, e sarebbe sorto un monte sotto  i piedi di Pietro.

Ma Gesù VUOLE toccarlo: Gesù ama “TOCCARE”; anche il lebbroso che chiedeva guarigione:

“«Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi». Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato»” (Matteo 8:2-3)

SE tu gli gridi in questo momento  dove il mondo sembra affondare e tu assieme ad esso, lui sarà pronto a stendere la sua mano, a toccare la tua vita, a portarti dentro la barca.

Sarà lui a fare più strada, sarà lui a metterci i muscoli  per ritirarti su dalle onde.

Non ti preoccupare,  se hai avuto “paura”, se i problemi ti hanno distratto da lui. Gesù non ti condanna... come non ha condannato Pietro.

Gli ha solo chiesto: “Perché?” E a Pietro e neppure a te,  è richiesta una risposta.

E' pronto ad afferrarti anche se hai “poca” fede, anche perché sa che anche con una fede grande quanto un granello di senape, puoi spostare le montagne  e dirgli di gettarsi nel mare. Ma non vuole che tu dubiti mai del suo amore, e della sua presenza al tuo fianco!

Fase 4: “il vento cessò”

“E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò.  Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (v. 32-33)

Quando è che il vento cessa? Non quando Gesù raggiunge i discepoli, non quando Pietro si lancia con fede sulle acque, non quando Gesù afferra Pietro per un braccio... ma quando Gesù ENTRA nella barca con i discepoli.

Cessa quando Gesù ENTRA nella quotidianità di Pietro  e dei suoi compagni pescatori

Se nella tua barca c'è Gesù, se nella tua quotidianità c'è Gesù, se nel tuo lavoro c'é Gesù, se nella tua famiglia c'è Gesù, la tua barca non può affondare.

Non significa che non ci saranno tempeste (una la stiamo attraversando tutti) ma la tua barca non potrà affondare.

Il Salmo 23 dice:

“Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me.” (Salmo 23:2-4)

Vedete? Anche qui il salmista parla della paura non di qualcosa che si vede (la morte), ma di qualcosa impalpabile, intoccabile, irreale, l'ombra! Esattamente come il “vento di Pietro!

Quando Gesù è nella tua barca, qualsiasi sia la tempesta che affronti, fosse pure la tempesta della morte, non temere, sei al sicuro.

Ma la cosa che mi colpisce di più di tutta questa storia, è il versetto finale:

 A quel punto gli altri che erano nella barca s'inginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: "Tu sei davvero il Figlio di Dio!" (v. 33)

Chi aveva ricevuto il miracolo? Pietro! Sarebbe stato lui a doversi inginocchiare! Ma la “poca fede” di Pietro ha reso possibile un miracolo per il quale le persone hanno proclamato che Gesù è il vero Figlio di Dio!

La tua POCA fede, può portare altri ad inginocchiarsi e riconoscere Gesù come il Figlio di Dio, e come il Salvatore... se...

Se... che cosa? Se la tua fede è sincera come quella di Pietro, che chiede a Gesù di farlo camminare sull'acqua Se il tuo sguardo è fissato su Gesù e non sul mondo attorno.

Pochi giorni prima della crocifissione, ci furono centinaia di uomini e donne che accolsero Gesù cantando e osannando:

“Molti stendevano sulla via i loro mantelli, e altri delle fronde che avevano tagliate nei campi. Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nei luoghi altissimi!»” (luca 11:8-10)

Avevano Ascoltato Gesù? Di sicuro! Avevano fede? Forse alcuni si. Ma di una cosa erano mancanti:
guardavano attorno, e il loro sguardo non era fisso su Gesù.

Cinque giorni dopo, molte di quelle persone era in piazza a gridare “CROCIFIGGILO!”

Non basta ascoltare Gesù, non basta leggere la Bibbia, non basta andare in chiesa, non basta gridare osanna, non basta pregare... se il tuo sguardo non è fisso su Gesù.

Preghiamo.


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