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06 aprile 2014

Fuori dalla “terra di nessuno” | 6 Aprile 2014 |

La "terra di nessuno" è lo spazio che separa due eserciti avversari. Ed   è il luogo più pericoloso dove un credente possa essere.
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Questo messaggio si lega in maniera indissolubile a quello della settimana scorsa, "Riempire lo spazio vuoto", dove abbiamo parlato di “pregare per gli altri”.

Abbiamo detto che l''intercessione è mettere una mano su trono di Dio e una sulla spalla delle persone nel mondo per colmare lo spazio; è stare in mezzo tra l'enorme amore di Dio e l'enorme bisogno del mondo.

Vi avevo già detto che non è una bella situazione: ho detto che la vita di un intercessore non è mai facile, perché si carica dei problemi di altri, e li porta i preghiera a Dio.

Ma quello che non vi ho detto è che, nel fare questo, andiamo ad interferire direttamente con qualcuno che non è affatto contento di quello che facciamo, e che dissemina il tragitto di trappole, chiodi, fili spinati,  lacci, sgambetti...

Cè molto di più nel pregare che una attività personale: quando iniziamo a pregare regolarmente, in maniera strategica, per noi ma soprattutto per gli altri, diventiamo un “pericolo”.

Finché siamo “credenti”, per satana, siamo un “male necessario”: lui è in lotta con Dio,  Dio qualche volta vince, qualche volta perde; tanti ne guadagna lui, tanti ne guadagni io...  E' nella regola delle percentuali.

L'importante è che quelli che sono passati dalla parte sua... non facciano NIENTE! Perché se loro non fanno niente, allora “l'infezione” è circoscritta...

Ma se cominciano a parlare agli altri di Dio, se cominciano a pregare,  se cominciano ad intercedere...
la cosa si fa seria, l'infezione rischia di diffondersi.

Nelle battaglie campali, quando due eserciti si affrontano in campo aperto, c'è uno spazio tra i due che viene chiamato la “terra di nessuno”.

E' un posto dove non accade nulla, fintanto che non c'è un attacco;  possiamo starci tranquillamente, senza essere né di un esercito né dell'altro.

Ma  quando decido di pregare ogni giorno,  quando decido di pregare strategicamente (i 4 motivi di preghiera della nostra campagna sono un esempio di strategia nella preghiera), allora sto spostandomi dalla “terra di nessuno” all'esercito di Dio...  e satana non è contento!

Quello che vogliamo fare oggi è vedere la battaglia spirituale dalla prospettiva biblica e teologia per poi fare delle applicazioni personali per ciascuno di noi.

Nella Bibbia sta scritto questo:

“Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il Signore, “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza.” (Geremia 29:11)

Sappiamo che il maligno è uso capovolgere i pensieri di Dio;  per cui quello che pensa satana per noi è quanto segue:

“Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il  maligno, “pensieri di male e non di pace per non darvi un avvenire e una speranza.”.

Dio ti ama ed ha un piano meraviglioso per la tua vita; satana ti odia ed ha un piano orribile per la tua vita.

Questa è la realtà spirituale che noi non vediamo; due mondi contrapposti, due eserciti in battaglia perenne, di cui uno solo è già vincitore...  ma l'altro può fare ancora molti danni.

Gesù conosceva bene questa realtà: è per questo che dice così:

“Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.” (Giovanni 10:10 PV)

Gesù non parla di qualcosa di astratto, di un “sentimento”, di una “inclinazione”... ma parla di una persona,  di un ladro, che viene per rubare, ammazzare e distruggere.

Ma anche lui,  Gesù, è reale, non è un sentimento, non è una filosofia, ma è un a persona, che  viene per dare vita e vita abbondante.

Guardate la struttura della frase:

satana                                  
  • RUBARE                             
  • AMMAZZARE                    
  • DISTRUGGERE                  
Gesù
  • AVERE
  • VITA
  • ABBONDANZA
C'è una battaglia, e non è un “modo di dire”,  è una guerra reale i cui quartieri generali sono lontano da qui, nel modo spirituale,  ma il cui campo di battaglia è qui, sulla terra... e siamo io, e te!

Paolo la mette in questi termini:

“Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.” (Efesini 6:12 PV)

Non ne siete convinti? Aprite un telegiornale, uno a caso, e osservate le notizie: combattimenti fra nazioni, combattimenti tra classi sociali, combattimenti all'interno delle famiglie...

Da dove viene tutto questo? Ce lo spiega Giacomo, il fratello di Gesù!

“Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:1-4)

Il nemico che abbiamo di fronte è difficile da gestire, perché combatte “sporco”, non ci affronta a viso aperto,  non ha un sito chiamato "www.ilmiopianoperdistruggerti.org" (ho controllato, non esiste!); è come in quelle storie di spionaggio con agenti segreti sotto copertura che mettono bombe e avvelenano politici.

Quello che voglio fare oggi non è di spaventarti,  ma di renderti consapevole che questa battaglia esiste, è reale,  e che tu sei il campo di battaglia, di comprendere perché ti accadono certe cose e non altre, di renderti vigile e comprendere che quello che accade è nel mondo è il risultato di questa guerra, dove io e te siamo il campo di battaglia.

In una situazione tale, con una guerra aperta, era necessario che Gesù scendesse per agire:

“Infatti, il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare quelli che erano perduti". (Luca 19:10 PV)

Esattamente come nelle guerre umane si organizzano missioni per recuperare soldati che sono stati  presi prigionieri o che si sono persi dietro le linee nemiche,  Gesù è dovuto scendere per cercare e salvare quelli che sono stati catturati dal maligno e si sono persi.

Ma la missione di Gesù non è solo difensiva, ma è soprattutto offensiva:

“Gesù, il Figlio di Dio, è venuto proprio per distruggere le opere del diavolo.” (1 Giovanni 3:8 TILC)

Sono due facce della stessa medaglia:  per cercare e salvare coloro che si sono persi deve abbattere le fortezze di Satana; e abbattendo queste fortezze trova quelli che erano prigionieri. E' così che il Regno di Dio cresce sulla terra.

Pietro, parlano a un ufficiale romano di nome Cornelio, riassume quale era la missione di Gesù sulla terra:

“Senz'altro saprai che Gesù di Nazareth fu unto da Dio con lo Spirito Santo e con potenza, e che andava in giro facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano in potere del diavolo, perché Dio era con lui.” (Atti 10:38 PV)

Quale è il potere del diavolo?nE' quello che tiene le persone schiave del male: di una malattia, di una dipendenza, della povertà.

Gesù prendeva questo potere di satana e lo girava a 180 gradi: liberando dalla schiavitù di una malattia, di una dipendenza, della fame e della povertà.

Tu potresti rispondermi: “Va bene, Marco, ma quello succedeva quando c'era Gesù. Ora Lui è tornato dal Padre, dobbiamo aspettare che torni per rivedere tutto questo.”

Risposta sbagliata: non dobbiamo attendere, perché Gesù continua a lavorare allo stesso modo,  facendo le medesime cose, distruggendo le medesime fortezze, capovolgendo a 180 gradi le medesime situazioni.

Come?

"In tutta sincerità, vi dico che chi crede in me farà le stesse opere che faccio io, anzi ne farà di più grandi ancora.” (Giovanni 14:12 PV)

Questo significa che coloro che hanno creduto in Gesù sono chiamati a continuare ciò che Gesù faceva, distruggere le opere del diavolo.

Tutti i credenti, nessuno escluso,  non una determinata categoria: non i pastori,  non gli anziani,  non i diaconi,  non i missionari...  ma tutti.

Pietro continua così:

“Poi Gesù ci ha comandato di predicare al popolo e di proclamare che Dio lo ha eletto giudice di tutti, sia dei morti che dei vivi.” (Atti 10:42 PV)

E' un comandamento:  quando noi predichiamo e proclamiamo che Gesù è giudice,  stiamo distruggendo le fortezze del nemico.

Come fare?

Come vado in battaglia?  Quali armi mi porto dietro?  E soprattutto, da dove comincio?

“Io tornerò al Padre; e qualsiasi cosa chiederete nel mio nome, io la farò, affinché il Padre sia glorificato in me.” (Giovanni 14:13 PV)

Chiedere a Dio: noi lo chiamiamo in un altro modo: pregare! La preghiera di chi crede è lo strumento che Gesù utilizza per demolire le fortezze del maligno, e se non c'è chi prega non c'è battaglia,  non c'è salvezza,  non ci sono vite cambiate

La preghiera è l'arma più potente che abbiamo  contro satana, Gesù ce lo ha detto quando ci ha consegnato la preghiera perfetta:

“Ma liberaci dal maligno” (Matteo 6:13b)

La preghiera perfetta inizia e finisce ricordandoci due verità fondamentali:

Padre nostro = abbiamo un padre che ci ama
Liberaci dal maligno = abbiamo  il diavolo che ci odia.

Ma nel bel mezzo c'è la chiave di come possiamo sconfiggerlo:

Sia fatta la tua volontà : questa volontà

“Questa è la volontà di mio Padre: che chi conosce il Figlio e crede in lui abbia vita eterna.” (Giovanni 6:40 PV)

Quando io prego per la mia sfida,  quando io prego per i miei tre amici,  quando io prego per la mia città,  quando io prego per la chiesa perseguitata nel mondo,  io sto chiedendo a Dio di intervenire perché altri credano e siano salvati,  sto chiedendo che sia fatta la sua volontà... e Gesù mi ha detto che se prego nel suo nome, lui farà quello che chiedo.

Ma c'è una battaglia in corso, e non devo essere spaventato, ma consapevole; consapevole che satana mi odia,  ma che posso pregare a Dio “liberami da lui, te ne prego.”

Consapevole che posso cercare la protezione del Padre,  perché quando comincio a pregare mi sposto dalla "terra di nessuno" ed entro nelle schiere dell'esercito del Signore.

Se stai pregando in maniera costante durante questa campagna, sei in guerra... e forse te ne sei già accorto. Invece di chiamarla 40 Giorni nella Preghiera, avremmo potuto chiamarla “40 Giorni di guerra totale”.

Quando prego per i miei amici, per la mia città, sto chiedendo che vengano liberati dalle fortezze del maligno,  sto organizzando una missione di recupero DENTRO le linee nemiche...

Dovrei stupirmi di essere attaccato? Dovrei stupirmi che mi verrà in mente che non è poi così importante pregare tutti i giorni? Dovrei stupirmi che penserò che tanto la mia preghiera non è così efficace?

Siamo in battaglia... con un nemico che è già stato sconfitto... ma che può fare ancora molti danni,
come i kamikaze... non cambiano la sorte della battaglia, ma uccidono un gran numero di persone.

Ricordati che se tu credi, tu hai la stessa potenza di Cristo, perché Cristo ha promesso di operare attraverso te. Tu hai la stessa autorità di Cristo di scacciare il maligno,  perché è Cristo che ti da la sua autorità.

Questa autorità:

“Stupita, la gente si chiedeva: "In che consiste la potenza delle sue parole? Ha tanta autorità, che comanda i demoni, ed essi escono!" (Luca 4:36 PV)

Tu hai autorità non solo di scacciare satana,  ma di fare quello che Gesù faceva, liberare dagli spiriti,  guarire dalle malattie, toccare  le vite degli altri, cambiare le vite degli altri.

Ma questa autorità ti appartiene solo se sei in costante contatto con lui attraverso la preghiera. Puoi provare a fare a meno del rapporto quotidiano con lui, puoi provare a scegliere un modo “tutto tuo” che by-passi la preghiera.

Puoi, in una parola, scegliere di stare nella “terra di nessuno”, dove c'è calma... apparente...fino a che non comincia la battaglia... ma appena inizia ti troverai nel bel mezzo del fuoco incrociato.

Se hai conosciuto Cristo, non puoi stare nella “terra di nessuno”; “o di qua, o di là”,
o dalla parte di chi soffre, ma vince, o dalla parte di chi è già stato sconfitto.

Ma se stai nella “terra di nessuno”, in mezzo ai due eserciti, sperando di essere fuori dalla battaglia, allora sei veramente in pericolo,  perché non avrai l'autorità né per scacciare satana né per operare per Gesù.

Come uscire dalla terra di nessuno?

Scegli di ricevere autorità

Ammetti che non puoi lottare da solo contro il diavolo

Puoi provare con l'autodisciplina, puoi provare con la forza di volontà.  Non funzionano!

Scegli di essere protetto

Chiedi la protezione del Padre

Pregare è pericoloso, se non siamo protetti perché stiamo facendo qualcosa che distrugge le fortezze del maligno.

Scegli di scendere in battaglia

Abbi fiducia che Dio ascolterà e risponderà alle tue preghiere.

Dio è desideroso di esaudirti. Osserva in che modo risponde ad esse. Sii costante nella preghiera.

Scegli di obbedire

Sii pronto ad obbedire al Signore nella tua vita

Non tornare indietro alle vecchie abitudini. Non farti “sconti”,  non prendere periodi di pausa, vacanze, distrazioni. Allora sarai di nuovo in pericolo, sarai di nuovo nella “terra di nessuno”.

Ricorda che satana lavora contro di te attraverso la tua disobbedienza. Fintanto che cammini obbedendo al Signore, la porta per satana rimane chiusa, ma se ti allontani dalla via che il Signore ha indicato,  allora ti esponi a sicuri attacchi.

Questa è una battaglia che non devi affrontare da solo, o da sola, hai bisogno del piccolo gruppo per supportati a vicenda. Dopo ogni battaglia vinta sii pronto, sii pronta alla prossima.

E ricorda, fai parte dell'esercito che ha già sconfitto satana...

E prega!

“Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;  venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo.  Dacci oggi il nostro pane quotidiano ;  rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori;  e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno . Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.” (Matteo 6:9-13)




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