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17 aprile 2022

Luoghi vuoti per riempire la tua vita - Pasqua 2022 | 17 Aprile 2022 |

Dio non è più in un luogo, ma in ogni luogo dove ci siano persone che vedono, e credono, che il sacrificio della  croce e la tomba vuota sono la via per avere una relazione con lui.
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Cosa ti fa pensare una tenda posta in mezzo ad una stanza? Ti dico cosa suscita in me: curiosità. Voglia di sbirciare.  Necessità di sapere cosa c'è dietro.

Se è così per noi,  immagina come era per i sacerdoti israeliti  che lavoravano al Tempio di Gerusalemme.

Dio aveva posto nel mezzo del Tempio due separazioni: il luogo Santo, e il luogo Santissimo.

Il luogo Santo era separato da una prima cortina che era  sospesa al tetto e non toccava terra, e dentro quel luogo potevano entrare solo i sacerdoti.

Il Santissimo invece era al centro del tempio di Gerusalemme, alto quasi 30 metri e largo 10,  e al suo ingresso c'era la  seconda “cortina” (detta anche “velo”); era molto più grande della prima, andava dal tetto al pavimento, era color porpora con disegni di cherubini ed era spessa 10 centimetri. I rabbini usavano dire  che nemmeno due cavalli legati ad ogni lato  avrebbero potuto strapparla.

Non era solamente una separazione fisica, una porta da attraversare, ma una separazione spirituale, un giudizio che Dio aveva dato verso la sua creatura: “
Tu sei impuro, io non ti voglio più vicino, ti voglio bene, ma stammi distante di un passo.”

Cosa c'era di così speciale nel Santissimo?  Questo era il luogo dove  si sarebbe manifestata la presenza di Dio.

Dio permetteva solo ad alcuni di stargli un po' vicino; i sacerdoti dietro la prima cortina potevano servirlo, ma nessuno poteva stare costantemente alla sua presenza.

Nessuno, tranne il Sommo Sacerdote e questo solo una volta all'anno, e solo dopo che alcuni elaborati rituali avevano avuto luogo.

E, come ho detto più volte, il sommo sacerdote doveva indossare una campanella al piede, e legare una fune alla vita così che da fuori gli altri sacerdoti sapessero che si stava muovendo che era vivo e che Dio non lo aveva fulminato, e se non sentivano più la campanella voleva dire che era morto,  e tirare la corda per prendere il cadavere.

Cosa c'era all'interno del luogo Santissimo? ce lo spiega Ebrei:

“Dietro la seconda cortina c’era il tabernacolo, detto il luogo santissimo. Conteneva un incensiere d’oro, l’arca del patto tutta ricoperta d’oro, nella quale c’erano un vaso d’oro contenente la manna, la verga di Aaronne, che era fiorita, e le tavole del patto.” (Ebrei 9:3-5)

In realtà, all'interno del Luogo Santissimo all'epoca di Gesù non c'era più l'Arca del patto, che sparì misteriosamente  e quando  i babilonesi distrussero il tempio di Gerusalemme dell'arca già non c'era più traccia. In 2 Re 8 c'è l'inventario di tutto ciò che fu portato via da tempio e trasferito a Babilonia... ma l'arca non c'era.

Che fine aveva fatto? Per chi è appassionato di Indiana Jones potrà trovare utili suggerimenti

nel film “I predatori dell'Arca perduta”... Per tutti gli altri, la risposa è: non si sa. Ma il Luogo Santissimo era ancora speciale agli occhi degli Ebrei.

Entrare nel luogo Santissimo equivaleva ad entrare in Paradiso; era come tornare Adamo o Eva, gli unici che avevano passeggiato assieme a Dio prima che tutto precipitasse

Ora che abbiamo questo contesto, leggiamo un passo di Matteo:

“All’ora sesta si fecero tenebre su tutto il paese, fino all’ora nona E, verso l’ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?», cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Costui chiama Elia».  E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, inzuppatala di aceto, la pose in cima a una canna e gli diede da bere.  Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo». E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, le tombe si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente costui era Figlio di Dio».” (Matteo 27:45-55)

Immagina di essere uno dei sacerdoti  che erano in servizio il giorno in cui Gesù fu crocifisso.

Stai preparando tutto quando c'è da fare perché tra tre giorni sarà Pascha, la pasqua ebraica. In città arriveranno in pellegrinaggio dieci volte la popolazione di Gerusalemme, e i Romani che la occupano diventeranno nervosi.

Sangue e interiora di animali sono sparsi un po' ovunque  per via dei sacrifici propiziatorie  fatti all'ingresso del Tempio, e l'odore di arrosto di agnello del sacrificio rende l'aria pesante.

E' innegabile che gran parte dei discorsi che faceva la gente in quei giorni ruotassero attorno alla condanna a morte per croce di quel nazareno che era nemico dei farisei, odiato da quasi tutti i sacerdoti, amato dalle folle.

È stata una giornata molto insolita.  Anche se è giorno, dall'ora di pranzo il sole era stato oscurato. Poi, con la stessa rapidità con cui era scomparso,  il sole era uscito di nuovo.

Tutto sembra tornare alla normalità,  finché non senti un rumore alle tue spalle.  È la visione più orribile che tu abbia mai visto. Il velo!!!

La cortina che nasconde Dio ... La tenda che copre l'inavvicinabile...la tenda che i cavalli non possono  strappare... Quella tenda si sta strappando!

Si strappa, dall'alto verso il basso,  come se due mani potenti l'avessero afferrata e lacerata.  E ora stai fissando il Santissimo... Una vista che poche persone hanno avuto.

Cosa significa questo evento?  Dipende dalla tua prospettiva.  Se tu fossi un sacerdote ebreo,  o qualsiasi ebreo, cosa pensi che stia per succedere?

Che morirete tutti, perché la Scrittura dice che un uomo non può vedere Dio e rimanere vivo.

Allora cerchi di coprire i tuoi occhi per non vedere la presenza di Dio. Fai del tuo meglio per non guardare Santissimo... Ma alla fine entri... Il luogo è vuoto... E tu sei ancora vivo.

E' vuoto, silenzioso Dov'è Dio? Dio, semplicemente, non è più lì...  Ha lasciato  il Tempio... Il velo non serve più...

Fino a un minuto fa, c'era... E ora? Dio, nonostante il popolo si fosse dimenticato  che li aveva liberati dalla schiavitù in Egitto, nonostante avesse visto le regole date sul Sinai  disattese, calpestate,  violate, nonostante i sacerdoti avessero trasformato il rapporto con lui in una serie di regole vuote, di sacrifici inutili, fatti solo per dare spettacolo di se, nonostante il progetto di portare Dio agli altri fosse diventato “Noi abbiamo Dio e voi no” Dio era rimasto lì... e ora?

Nella cultura del mondo orientale al tempo di Gesù  la gente esprimeva il proprio dolore strappandosi le vesti;  strappando il velo, Dio mostra il suo dolore  per ciò che il tempio era diventato, ma rende possibile entrare, e vedere che lui non è più lì... E apre così una nuova via a tutti i credenti!

Dio aveva creato il Tempio per essere vicino al suo popolo ma il popolo pensava di avere Dio in una scatola.

Una stanza vuota

Ed ora? Ora che il luogo Santissimo è esposto, ora che tutti lo possono vedere, entrare, camminarci dentro,

ora che è solo un'altra stanza del tempio, e non il luogo dove Dio si manifesta all'uomo, cosa succede? Dio lascia che il mondo veda una stanza vuota una stanza vuota che riflette una religione vuota, che secoli di mistero, meraviglia e timore  siano scrostati via; non è più necessario.

Dio non c'è più là dentro,  Dio non è più in una stanza... ha davvero abbandonato l'uomo?

Tutt'altro! Dio ha lasciato l'edificio  perché ha intenzione di tornare laddove tutto era iniziato: vi ricordate l'Eden? 

“Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti.” (Romani 5:15) 

Dio aveva provveduto un nuovo Adamo, qualcuno che avrebbe firmato un patto con lui, e quel patto sarebbe stato eterno... Non c'era più bisogno di un tempio, di un tempio fisico, fatto di pietra, mattoni, tavole, tegole...

Tutto ciò  era avvenuto  “gratis” per noi, non per Dio né per suo figlio: Dio aveva permesso che Suo Figlio fosse vittima di un'ingiustizia, aveva guardato mentre Suo Figlio veniva condotto come un agnello al macello, aveva dovuto voltare  le spalle a Suo Figlio e abbandonarlo completamente, togliere la vita a Suo Figlio.... Per cosa? Per chi? .Per te e per me, per noi.

I velo può essere strappato,  il tempio è vuoto, Dio non è più lì... E adesso?

Una tomba vuota

Ci vorranno tre giorni, e il mondo capirà cosa è successo, attraverso un'altro luogo vuoto. Quello che avrebbe dovuto contenere il cadavere di un giovane uomo crocifisso e invece è vuoto... come il luogo Santissimo nel Tempio:

“Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro.  Allora corse verso Simon Pietro e l’altro discepolo che Gesù amava, e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo».  Pietro e l’altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro.  I due correvano assieme, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro;  e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò.  Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra  e il sudario, che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte.  Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette.” (Giovanni 20:1-8)

Un altro luogo vuoto; ma se il primo dovrebbe farci paura, con un Dio che abbandona il luogo dove era presente sulla terra il secondo deve portarci a esultare e a gioire di una gioia suprema.

Dio non risiederà più in un luogo, ma all'interno di ciascuno che entri la tomba vuota, veda, e creda.

Mentre la cortina era stata lacerata da cima a fondo, nessuno degli ultimi indumenti portati da Gesù alla fine della sua missione di salvataggio verrà strappato: né la sua tunica, tirata a sorte dai soldati sotto la croce, né le fasce, né il sudario (il telo di lino che copriva il capo).

C'è molto di simbolico in tutto ciò: Dio distrugge la divisione tra lui e l'uomo, ma preserva gli indumenti di colui che porterà Dio tra gli uomini. Non servirà più di strappare stoffa, ciascuno potrà vestire l'abito che è rimasto intatto l'abito nuovo di Cristo:

“... ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri.” (Romani 13:14) 

“Vestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.” (Colossesi 3:12)

La cortina è strappata, il tempio è vuoto, come la tomba, ma abbiamo un nuovo vestito;  abbiamo uno come noi che è con il Padre in cielo a difenderci. Abbiamo un Signore e Re che mette in gioco il suo sangue ogni volta che pecchiamo. Cristo prende il dolore e noi riceviamo le ricchezze. La cortina è strappata, il tempio è vuoto, come la tomba, , ma Dio è ancora con noi, forse con noi come non lo è mai stato  dal giorno in cui siamo stati scacciati da Eden.

La presenza di Dio nel tempio era un'assicurazione  che Egli ascolta le preghiere del popolo  e risponde a quelle preghiere.  La cortina strappata, il Tempio vuoto, come la tomba, urla al mondo: “Sono tornato tra voi!”

Per secoli il popolo aveva gridato:  "Non possiamo farcela da soli". La risposta di Dio è stata “Gesù lo ha fatto per voi:  ha vinto la morte, a riportato la vita.”

La cortina  può essere strappata,  il tempio può essere vuoto, come lo è la tomba, perché  Dio è tornato in mezzo a noi!

“Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.” (Ebrei 10:19-23)

In una parola ciò che sta al posto del tempio  ciò che c'è sulla soglia della tomba vuota  è una RELAZIONE con Dio, che si è fatto uomo.

Le tende hanno la capacità di farci desiderare  di sapere cosa ci sia dietro di esse.  Le tende hanno la capacità di renderci molto curiosi.  Dio non voleva più che fossimo curiosi, ma credenti.

Lui non vuole segretezza e paura. Non vuole sacerdoti, sacrifici e rituali. Non vuole mistero, e limitazioni, e unicità. Lui vuole te. Vuole che tu veda la meravigliosa grazia  che ti sta offrendo in Gesù : accesso... accesso diretto alla Sua presenza.

Questo è il dono della relazione che Dio continua ad offrire attraverso la cortina strappata, il tempio vuoto, come pure la tomba.

Dio ci ha aperto la strada  perché potessimo venire da Lui. Non lasciare che qualcosa ti trattenga.

Buona Pasqua.

Preghiamo.

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