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Domani sarà il l'Epifania, il giorno in cui gran parte del mondo cristiano ricorda l'arrivo dei Magi a Betlemme.
In realtà, per molti secoli, soprattutto nelle chiese in Oriente la notte del 5 Gennaio si festeggiava il Natale, e a mezzogiorno del 6 il battesimo di Gesù.
Nelle chiese occidentali, invece, si prese a festeggiare la rivelazione di Gesù al mondo, (Epifania in greco significa, appunto, rivelazione) con l'arrivo dei Magi.
Come abbiamo più volte detto queste date sono solamente una “convenzione” che i credenti prima di noi hanno scelto; non sono le vere date, e onestamente è assolutamente ininfluente che lo siano davvero.
Sono “tradizioni umane”... ma attenzione a voler per forza affermare che sono solo tradizioni umane.
Quello che i credenti di circa 200 anni dopo il primo Natale sia in Oriente che in Occidente volevano affermare è che Gesù è realmente venuto nel mondo (il Natale) e che Gesù si è realmente rivelato al mondo (il battesimo nel Giordano e l'Epifania)
Cosa c'entra questo con l'attesa del credente?
Vorrei vedere assieme a voi un breve filmato:
Certo, non sono proprio i Magi che ci aspettiamo, sono un po' cialtroni, sono indecisi, trattano male uno di loro... insomma... ci rassomigliano al 100%! Ma, una cosa hanno di buono che li rende assolutamente migliori di quei primi Magi: ed è contenuta nell'ultima didascalia del filmato.
Il regista del film ci informa che per questi Magi cialtroni il viaggio non era finito con l'arrivo alla stalla, con l'aver visto Gesù, e con l'averlo adorato, ma ci dice che quello era solo l'inizio di un viaggio ben più lungo.
Leggiamo il viaggio vero:
“Gesù nacque nella cittadina di Betlemme, in Giudea, durante il regno di Erode. In quel periodo alcuni magi arrivarono a Gerusalemme dall’Oriente e chiesero: « Dov’è il re dei Giudei appena nato? Abbiamo visto la sua stella nei lontani paesi d’Oriente e siamo venuti qui per adorarlo ». Il re Erode rimase turbato da queste parole, e con lui gli abitanti di Gerusalemme. Egli riunì tutti i capi religiosi. « Ci hanno mai detto i profeti dove sarebbe nato il Messia? » chiese il re. « Sì, a Betlemme », risposero, « così infatti scrisse il profeta Michea: “O piccola Betlemme, tu non sei la meno importante fra i villaggi della Giudea, perché da te sorgerà un principe, che guiderà il mio popolo Israele” ». Allora Erode chiese di parlare in privato con i magi. … Dopo questo incontro, i magi ripresero il loro viaggio. Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva finché non si fermò proprio sul luogo dov’era il bambino, sopra Betlemme. La loro gioia non conobbe limiti! Entrarono nella casa dove erano il bambino e Maria, s’inginocchiarono e lo adorarono. Poi presentarono i loro doni e glieli offrirono: oro, incenso e mirra.” (Matteo 2:1-7, 9-11 PV)
1. Il viaggio comincia vedendo ciò che Dio fa.
“Abbiamo visto la sua stella nei lontani paesi d’Oriente e siamo venuti qui per adorarlo “ (Matteo 2:2b PV).
I magi hanno “visto” qualcosa d'importante... Ma non sappiamo cosa. La Bibbia ci parla di un ἀστήρ, “astēr”, la parola in greco per qualsiasi cosa che brilli nel cielo.
E non sappiamo neppure perché i Magi hanno associato quella luce con l'arrivo di un re. Possiamo fare solo supposizioni, tipo si sia trattato della congiunzione tra Giove (stella che era associata ai re) e Saturno (stella associata ad Israele) avvenuta nella costellazione dei Pesci (dove sorge il Sole): “Un re in Israele sta per sorgere”... Ma sono solo ipotesi.
Qualsiasi cosa fosse, Dio si è servito dei Magi (che erano pagani) ed erano astrologi (che è una pratica pagana) per svelare al mondo il suo piano.
Dio è il dio dell'impossibile, ed è capace di sfruttare qualsiasi cosa per attirare su di se l'attenzione del mondo.
Quale è il messaggio che dobbiamo prendere? E' importante sapere cosa vediamo, o è importante vedere cosa Dio ci vuole far sapere?
I pastori, la sera del primo Natale, si dissero l'un l'altro:
“Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere.” (Luca 2:15:b)
Se pronto, sei pronta, a vedere Dio anche quando pensi “qui Dio non c'entra”?
Dio controlla l'intero Universo, e per lui è facile “usare” le situazioni che sembrano distanti mille miglia da qualcosa di “cristiano.”
Può essere un sogno, una malattia, una guarigione, una crisi economica, qualcosa che ti “scuota”...
Ma per vederlo, devi stare col naso all'insù, scrutare il cielo, guardarti attorno, essere attento, essere attenta ai messaggi che Dio ti manda anche attraverso cose o persone che non c'entrano niente con la Bibbia, la chiesa o il tuo pastore
2. Il viaggio prosegue cercando Dio
“Dov’è il re dei Giudei appena nato?” (Matteo 2:2a PV)
I Magi hanno visto un “segno” in Persia (l'attuale Iraq). Potrebbero aver detto: “Và, che bella stella!” E basta.
Se vedi il “segno”, e anche lo capisci, ma non fai nulla, nulla accadrà nella tua vita. Se il segno che Dio ti manda non porta a nessuna decisione personale, tu stai vanificando quel segno che Dio ti ha mandato; lo rendi assolutamente inutile. Se non ti porta a dire: “Vado a cercare Gesù”... che spreco! Che delusione per Dio! Che perdita per te!
Se hai visto la stella, e te ne rimani in Iraq, il tuo viaggio con Dio finisce prima di iniziare.
3. Il viaggio è guidato dalla Parola di Dio
I Magi hanno visto cosa accadeva, hanno iniziato a cercare, ora si trovano nel paese giusto (Gerusalemme), ma nel palazzo sbagliato.
Io ammetto avrei fatto lo stesso: sto cercando un re, e vado nella reggia: “Dove sta il nuovo re?” E Erode si arrabbia!
Di tutte le cose sbagliate che ha fatto in vita sua Erode una ne ha fatta giusta! Si informa da chi ne sa più di lui! “Mi dite dov'è 'sto re?”
E per sua fortuna, trova delle persone, che anche loro erano completamente sbagliate (i capi sacerdoti), ma cercano nel libro giusto, nella Parola di Dio.
“... così infatti scrisse il profeta Michea “O piccola Betlemme, tu non sei la meno importante fra i villaggi della Giudea, perché da te sorgerà un principe, che guiderà il mio popolo Israele” (Matteo 2:5 PV)
Spesso siamo come i Magi; cerchiamo le risposte nel palazzo sbagliato dalle persone sbagliate Non sempre abbiamo la fortuna dei Magi che quelle persone sbagliate cercano nel libro giusto la risposta alla nostra domanda.
Se hai visto il segno di Dio, e sei partito alla ricerca di Gesù, fatti guidare dalla Parola! Ci sono milioni di persone che sono morte per darti la possibilità di non dover chiedere a nessuno di leggerla per te.
Tu la mappa la hai a portata di mano ogni istante: usala!
4. La meta del viaggio è trovare Gesù
“Entrarono nella casa dove erano il bambino e Maria” (Matteo 2:11a PV)
I Magi arrivano a Betlemme, e trovano non una reggia. Se lo sarebbero aspettati? Te lo saresti aspettato tu? Un re, in una stalla.
Uno dei più grandi limiti di chi cerca Dio, è che non vuole accettare che Gesù E' Dio! Cerca un Gesù “più potente”, meno “umile e mansueto”, che “metta a posto tutto il male nel mondo” ("e fino a che non lo fa io non gli credo"), meno “rigido verso il sesso”, “che non vuole che dia la mia decima e le offerte”.
Altri non lo accettano perché è “presuntuoso”: “Nessuno viene al padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6b). Gran parte del mondo vuole sentirsi dire “qualsiasi dio tu adori, va bene, basta che lo fai in buona fede”.
I Magi hanno dovuto forse rivedere le loro aspettative e teorie: si aspettavano un re, e trovano un bambino. Tu cosa ti aspetti? Anche tu forse hai bisogno di “rivedere” le tu aspettative: non puoi avere un Gesù “come piace a te”, ma devi accettarlo e divenire “come piace a lui”
5) Lo scopo del viaggio è inginocchiarmi di fronte a Gesù.
“s’inginocchiarono e lo adorarono.” (Matteo 2:11b PV)
Non nel senso fisico (non solo almeno) ma nel senso di cedere la propria supremazia la propria autorità, la propria volontà a Gesù.
Quanto gli sarà costato ai Magi inginocchiarsi davanti a un bambino? I Magi erano “pezzi da 90”, erano persone importanti, scienziati di fama; avevano visto i segni di Dio, avevano cercato Dio, avevano ascoltato la Parola di Dio, avevano accettato Gesù così come era: “... e mò basta! Che voi de più da me?”
La parola “si inginocchiarono in greco è πίπτω, piptō e significa “cadere da una posizione superiore verso una posizione inferiore”. No, che non bastava, dovevano “cadere giù”, non i “sapienti”, i “saggi”, gli “scienziati”... ma persone “in ginocchio, col capo chino, lo sguardo a terra, dinanzi a un bambino che aveva a fianco una ragazzetta adolescente.
Se vuoi adorare realmente Gesù, devi rinunciare a te stesso Dio mi ha detto durante la scrittura di questo messaggio: “Quanto ci tieni a te stesso, Marco? Quanto sei fiero del tuo intelletto, del tuo saper studiare, della tua posizione sociale, del tuo lavoro,della tua famiglia?”
Cosa sta dicendo a te? Quanto ti serve di cadere giù perché lo scopo del tuo viaggio sia quello giusto?
“Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. (Matteo 16:24)
6. Il premio del viaggio è dare il mio meglio a Gesù.
“Poi presentarono i loro doni e glieli offrirono: oro, incenso e mirra.” (Matteo 2:1-7, 9-11 PV)
Ti piace fare regali? Se si, non sei come me! I doni non sono il mio “linguaggio d'amore” preferito! Ma anche io regalo talvolta qualcosa. E lo sai la cosa più bella del fare un regalo a qualcuno? Vedere che quel regalo è gradito, usato, indossato.
I Magi sapevano che avrebbero incontrato un re, e si erano preparati dei regali degni del re c he andavano ad incontrare.
- Oro = si offriva ai re.
Lo offrono a Gesù, perché Gesù è re.
- Incenso = lo si bruciava davanti alle divinità.
Lo offrono a Gesù perché Gesù è Dio
- Mirra = lo si usava per guarire le ferite.
Lo offrono a Gesù perché lui è il grande medico capace di guarire e sanare le ferite e le piaghe dell'umanità, e avrebbe sconfitto la morte.
Oro al re, incenso a Dio, mirra al grande medico che avrebbe sconfitto la morte.
E tu che cosa offri oggi a Gesù? Se hai viaggiato per tanto tempo pur di trovarlo, penso ti farebbe piacere sapere che ciò che gli regali sarà da lui gradito, che lo potrà usare, che lo indosserà come un anello prezioso.
Se tu gli dai il meglio di te, lui potrà usarlo, e renderti un uomo, o una donna migliore, curare le tue ferite indossarlo come si indossa un anello con cui tu gli hai promesso di essere su, di essere sua.
Conclusione
I Magi non rimasero per sempre con Gesù, ma tornarono in patria, raccontando probabilmente di quell'incontro ma non sappiamo se il loro viaggio con Gesù finì lì, oppure proseguì.
Tu che mi ascolti, o mi leggi, o mi vedi a che punto sei del tuo viaggio con Gesù?
Hai visto i segni? Lo stai cercando? La Parola guida i tuoi passi? Hai trovato Gesù? Ti sei inginocchiato, ti sei inginocchiata davanti a lui? Gli stai dando il meglio di te?
Se la risposta è si, prosegui. Il tuo viaggio non avrà mai fine.
Se la risposta è no, cosa stai aspettando?
Preghiamo.
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