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Ci siamo lasciati la settimana scorsa dicendo che, come credenti, dobbiamo abituarci a “rallentare” per vedere il mondo e ciò che accade con gli stessi occhi con cui li guarda Gesù.
E abbiamo anche detto che il senso della vita per chi crede è che quel rallentare e vedere le cose non con superficialità ma a fondo, deve portarci ad AGIRE in preghiera.
Perché? Perché così faceva Gesù! I miracoli che lui operava partivano sempre dalla richiesta in preghiera al Padre.
Ce lo spiega lui stesso come funziona:
“Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato». “(Giovanni 11:41-42)
Gesù “chiedeva” (e se tu chiedi a Dio, significa che stai pregando) Dio “esaudiva”: e Gesù dice che ha appositamente detto “grazie” per dimostrare che lui era in contatto diretto col Padre.
Quale è il senso della tua vita? Nascere, vivere, riprodurti, morire? Se Dio ti avesse chiamato a far parte della sua famiglia solo per questo... che spreco sarebbe!
Dio non ha mandato Gesù per fare uno “show”: i miracoli, i discorsi, la morte, la resurrezione... applausi finali... Dio ha mandato Gesù per “cambiare il mondo”!
Allo stesso modo tu hai creduto tu sei stato scelto, tu sei stata scelta certamente per essere salvato certamente per essere adottato ma certamente anche per essere parte del cambiamento.
Tu potresti dirmi: “OK Marco, è quello che sta succedendo. Dio mi sta cambiando. Non sono più quello/quella di una volta.”
Pensi che Dio voglia fermarsi solo a cambiare te? La settimana scorsa ci eravamo lasciati con questo versetto:
“Mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra». (Atti 1:8b)
A chi stava chiedendo questo? Alla chiesa primitiva, gli apostoli, Maria, Maria Maddalena, i fratelli di Gesù... Hanno tutti visto morire Gesù, lo hanno visto risorto, …e adesso Gesù se ne è andato...
Gesù li aveva cambiati; vergini promesse spose a un falegname avevano portato in grembo il figlio di Dio. Pescatori erano diventati guaritori, esattori corrotti predicatori del Regno, morti erano tornati in vita...
Ma questo era niente rispetto a quello che stava per chiedere loro prima di tornare al Padre: “Andate, e cambiate il Mondo!” Come sarebbero stati mai capaci?
All'epoca, Roma era la nazione più potente al mondo, Si estendeva dalla Spagna alla Russia e dall'Inghilterra all'Egitto. Quando Roma arrivava tutto cambiava: governanti, leggi, moneta, lingua.
Per la religione invece non facevano così: sapevano che ciò in cui si crede è più importante della lingua, della moneta o della legge. semplicemente aggiungeva i nuovi dei nazionali a quelli di tutte le altre nazioni conquistate e li metteva in un luogo, a Roma: il “Pantheon”, che, in greco significa appunto “tutti gli dei”.
Gesù stava chiedendo ad un gruppo di trenta persone di cambiare coloro che cambiavano gli altri, di dirgli “guarda che potete buttare tutte le statue del Pantheon, perché c'è un solo Dio... e non vuole avere statue!”
Facile, vero? No! Impossibile direi... ma ora l'80% del mondo conta il tempo sulla base del giorno di nascita di un uomo che si chiama Gesù. Come è potuto accadere, dunque?
3 Motivi per la crescita
1. Gesù non è mai andato via
Quando Gesù ha detto sulla croce “tutto è compiuto” non stava dicendo : ”Ok. Il lavoro è fatto... Me ne vado e poi vi mando il conto a casa”, ma sapeva che quello era solo l'inizio del VERO lavoro che doveva iniziare dopo che lui fosse ritornato al Padre.
Può il “capo”, il progettista, l'architetto lasciare da soli gli operai all'inizio dell'opera?
“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra». (Atti 1:8)
Gesù dice. “Tranquilli, io resto... in un'altra forma, in una forma migliore per tutti, in una forma in cui TUTTI possano avermi a fianco nello stesso momento in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo, in qualsiasi situazione... basterà che mi chiamate”.
In Giovanni 14 l'aveva promesso:
“Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre:lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.Non vi lascerò orfani; tornerò da voi.” (Giovanni 14:15-18)
2. L'uomo ha fame di Dio
Ci avete fatto caso che, quando succede qualcosa di brutto, le persone reagiscono sempre in due modi: bestemmiano (“porco... qua e là”) oppure pregano (“Signore aiutami”)?
O maledicono Dio (è colpa di Dio, Dio non è un dio buono, Dio non esiste) o chiedono l'aiuto a Dio. In una maniera o nell'altra, Dio è al centro delle loro vite.
E avete fatto caso che quando le cose vanno bene percentualmente quasi nessuno riferisce a Dio quel momento positivo?
Il mondo antico era un posto dove c'erano moltitudini di persona al più basso livello sociale, persone affamate, sfruttate (gli schiavi), oppresse, ammalate.
Quelle persone cercavano Dio:
“Fu così che, quando scesero dalla barca, un'enorme folla stava lì ad aspettarli. Gesù ebbe compassione di loro, perché sembravano pecore senza pastore, e si mise ad insegnare loro molte cose.” (Marco 6:34 PV)
Il tempo è passato, ma l'uomo non è cambiato: ci sono ancora persone che aspettano che la barca giunga a riva per incontrare Gesù. Ora, come allora, dove c'è una crisi c'è fame di Dio
3. La potenza della preghiera “proskartereō”
Non vi spaventate, non è una “tecnica” new age di preghiera: leggiamo assieme Atti 1:12-14
“Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato dell’Uliveto, che è vicino a Gerusalemme, non distandone che un cammin di sabato. Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo. Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.” (Atti 1:12-14)
Immaginati la scena: Gesù è appena asceso al cielo, gli Apostoli sono ancora lì con la bocca aperta che guardano le nuvole, arrivano due angeli che gli dicono, “chiudete le bocche che vi ci entrano le mosche. Gesù è tornato dal Padre e ritornerà con lo stesso ascensore con cui è salito”.
Allora tutti tornano a Gerusalemme che era distante un chilometro (un cammin di sabato = la quantità massima di strada che gli ebrei potevano fare il sabato prima di peccare, perché oltre era ritenuto “lavorare”).
Guardate le parole sottolineate: “perseveravano” è la traduzione del termine greco “proskartereō” che significa : “essere dedicato costantemente a qualcosa”, “attendere assiduamente ad una attività”, “essere completamente coinvolto in qualcosa”.
“Concordi” è la traduzione dal termine greco “homothymadon” che significa: “avere la medesima passione”, “agire come se si avesse una sola mente”.
Sostituiamo adesso questi significati alle parole del versetto e vediamo se capiamo meglio cosa stessero facendo:
“Tutti questi erano completamente coinvolti agendo come se avessero una sola mente nella preghiera, con le donne e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.”
Quale era il risultato? Una crescita “esplosiva”... proprio quella che Gesù aveva sollecitato e predetto.
“Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.” (Atti 2:41-42)
Tu potresti dirmi: “Va beh, Marco, è un caso, la parola c'è solo lì... mica è detto che è a causa di quello la crescita!” Ne sei proprio convinto?
“Siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti (proskartereō = dedicati completamente ) nella preghiera” (Romani 12:12)
“Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza (proskartereō dedicati completamente ).” (Efesini 6:18)
“Perseverate (proskartereō = dedicati completamente ) nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie.” (Colossesi 4:2)
In trenta hanno cambiato il mondo: e tu?
La chiesa primitiva, quella che era sopravvissuta alla morte di Gesù riusciva a stare tutta in una sola stanza, la stanza dove il giorno dio Pentecoste avrebbero per primi sperimentato la potenza della Spirito Santo, il ritorno di Gesù “in un'altra forma”, e l'inizio di una rivoluzione.
Quanti potevano starci in una stanza? Venticinque? Trenta? Già a quaranta veniva giù il solaio di legno! Ma quei trenta hanno cambiato il mondo!
E noi, come chiesa? E tu? Cosa puoi fare tu per vedere una crescita “esponenziale” della tua chiesa?
1. Non posso cambiare lo “Spirito Santo... Posso chiederlo
“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi” (atti 1:8a)
Lo Spirito Santo è Dio, non posso cambiare Dio Dio fa ciò che vuole, e chiede di fare ciò che Lui vuole. Posso, anzi, DEVO; chiedere l'aiuto di Dio sotto forma di Spirito Santo.
Ma poi devo accettare quello che lo Spirito mi chiederà di fare quando me lo chiederà, dove me lo chiederà: non è nelle mie possibilità di cambiarlo a mio piacimento.
2. Non posso cambiare la “fame di Dio”... Posso cogliere le occasioni
Se l'Italia è una nazione in recessione, ma che comunque non ha nulla a che vedere con i posti “poveri” del mondo la nostra provincia è tutt'ora checché se ne dica, un posto ricco.
Il reddito medio “dichiarato” nella nostra provincia ed in particolare nella zona di Montefiascone, Marta, Capodimonte, Tuscania, Bagnoregio, Civitella, è ben al di sopra dei 22.000 Euro all'anno.
Le persone non hanno “bisogno impellente di Dio”, sono sicuri che ne possono fare a meno... fino a che non gli accade “qualcosa” che viene a sconvolgere le loro certezze.
E' allora che io posso fare la differenza; non posso cambiare ciò che accade alla persona, ma posso presentargli colui che domina ciò che accade.
3. Posso cambiare la mia vita di preghiera
L'unico dei tre campi dove posso intervenire è la mia preghiera: posso cambiare la mia quantità di preghiera, posso cambiare la mia qualità di preghiera
Posso pregare “proskartereō”, essere completamente coinvolto o coinvolta nella preghiera farne non “un motivo” di vita... ma “IL motivo” della mia vita.
Come chiesa possiamo cambiare allo stesso modo Possiamo pregare “homothymadon”, come se fossimo una sola mente.
La storia della chiesa ci insegna che quello che chiamiamo in gergo di chiesa “grandi risvegli”, ovvero città, nazioni che ritornano a Gesù, sono SEMPRE iniziati tramite la preghiera di due o tre.
La storia della chiesa è iniziata con trenta persone, forse meno, che erano completamente coinvolti agendo come se avessero una sola mente nella preghiera,
Gesù non aveva chiesto loro una cosa impossibile, perché aveva già promesso che lui sarebbe stato presente in ogni istante in ogni impresa, dalla più umile alla più ambiziosa se fatta in suo nome:
"Vi dirò di più: se due di voi s'accordano, qui sulla terra, di domandare qualcosa in preghiera a mio Padre che è in cielo, egli la concederà. Perché dove due o tre si riuniscono nel mio nome, io sarò là fra loro". (Matteo 18:19-20)
Conclusione
Quando gli europei cominciarono ad esplorare il mondo, ci furono persone che andarono per prime, per poi portare altre persone ad esplorare posti nuovi, pieni di ricchezze, per prenderne possesso. Erano chiamati “pionieri”.
In un certo senso noi, la nostra chiesa, te ed io, siamo pionieri di una nuova vita; abbiamo esplorato o stiamo ancora esplorando la nuova vita in Cristo tutte le sue ricchezze, tutte le sue benedizioni.
Non vogliamo andarcene, ma vogliamo portare altri.
Ma per fare questo dobbiamo chiedere lo Spirito Santo, ed essere pronti ad obbedire a ciò che ci chiede, anche quando ci costa, anche quando ci sembra assurdo, anche quando vorremo fare altro. Dobbiamo cogliere le occasioni per testimoniare a chi ha fame di Dio.
E dobbiamo essere “perseveranti”, essere completamente coinvolti ed uniti nella preghiera.
Sarà allora che vedremo le benedizioni, sarà allora che Dio manderà la crescita.
“se due di voi s'accordano, qui sulla terra, di domandare qualcosa in preghiera a mio Padre che è in cielo, egli la concederà”
Preghiamo.
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